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Sei Toscana: Cgil, Cisl e Uil interrompono la trattativa sindacale

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"Frammentazione del servizio e dell’organizzazione del lavoro con assunzione di una parte del personale da uno dei soci privati. Sei Toscana vuole aggirare gli obblighi del bando dell’Ato rifiuti Toscana Sud e lo spirito della Legge regionale. Decisa la mobilitazione"

"Una fetta consistente dei lavoratori delle aziende che hanno costituito Sei Toscana rischiano di non essere assunti dalla nuova società, ma da uno dei suoi soci privati (CoopLat). Cosa che a parere di Cgil, Cisl e Uil costituirebbe una violazione dei termini previsti dal bando dell’Ato rifiuti Toscana Sud, in base al quale Sei Toscana si è aggiudicata la gestione del ciclo integrale dei rifiuti".

È una delle novità emerse venerdì scorso durante l’incontro con Sei Toscana, tenutosi su richiesta sindacale.
"L’azienda, infatti, ha comunicato alle organizzazioni sindacali regionali, territoriali e ai delegati di Fp Cgil, Fit Cisl e Uil-Uil Trasporti, la volontà di procedere a una frammentazione dell'organizzazione del lavoro e del servizio di igiene ambientale nell’ambito dell’Ato Toscana Sud. Tale prospettiva, peraltro, prevede anche la diversa collocazione dei lavoratori presso un datore di lavoro che non sia Sei Toscana.
Da parte nostra – spiegano le organizzazioni sindacali - abbiamo immediatamente respinto quest’ipotesi perché palesemente in contrasto con i termini di gara e con gli accordi precedenti siglati con le organizzazioni sindacali in merito alla gara effettuata nel bacino di Ato Sud. In questo modo, infatti, vengono violati i principi a cui è ispirata la legge regionale, che aveva proprio lo scopo di superare la frammentazione del servizio e la cattiva organizzazione dovuta alla presenza di troppe aziende e troppo piccole.
I sindacati ritengono inoltre che così facendo si violino le condizioni del bando di gara in cui si fa riferimento a un Gestore unico, si mini alla base il rapporto di fiducia tra lavoratori e azienda, che non è basato soltanto sul dovuto rispetto dei diritti al contratto, al salario e al posto di lavoro, e che, pur trattandosi di affidamento ad un socio, questa sia una vera e propria esternalizzazione.
Per questo abbiamo abbandonato unitariamente il tavolo e abbiamo deciso l’apertura di una fase di mobilitazione con la previsione di uno sciopero nel più breve tempo possibile.
Elenchiamo in breve le iniziative dei prossimi giorni:
- Apertura delle procedure di raffreddamento ai sensi della legge 146/90 e 83/2000 con Sei Toscana e con il prefetto di Siena.
- Richiesta di incontro urgente ad Ato Sud da parte delle Organizzazioni regionali Confederali di Cgil, Cisl e Uil Toscana
- Assemblea di tutti i delegati delle aziende trasferite in Sei Toscana il giorno 23 ottobre 2013 ore 14.30 presso Siena – circolo Arci Fontebecci.
- Proclamazione di uno sciopero di tutti i lavoratori di Sei toscana
- Contestuali assemblee nei luoghi di lavoro
Alla luce di quanto sopra Cgil Fp, Fit Cisl e Uil Trasporti chiedono ai lavoratori la massima partecipazione a questa grande mobilitazione per respingere un progetto scellerato che li porterà a condizioni di lavoro peggiori e con meno tutele.
Rispondiamo compatti ad un disegno aziendale di smembramento del lavoro e di attacco al salario ed all’occupazione in questo settore".

 

FP CGIL                                                          FIT CISL                                          UIL TRASPORTI
Simonetta Poggiali                                 Francesco Chiaravalli                              Paolo Fantappiè

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