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Malattia e lavoro: una petizione on line per garantire tutele ai lavoratori

La maremmana Daniela Fregosi protagonista dell'iniziativa

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GROSSETO - Una malattia grave e la totale assenza di garanzie e tutele: Daniela Fregosi, lavoratrice autonoma, ha dovuto fare i conti con una legislatura italiana piena di limiti ed incapace di offrire le giuste garanzie in un momento così delicato. La professionista maremmana, insieme alla Consigliera di Parità Fulvia Perillo e all'avvocato Giuliana Romualdi, ha illustrato il suo progetto presso il Palazzo della Provincia: una petizione on line, che chiede maggiori diritti per i lavoratori autonomi, in grado di raccogliere l'attenzione del Ministro del Lavoro. Inps e Irpef, senza l'autorizzazione del Presidente del Consiglio o del Ministro del lavoro, non possono attuare modifiche alle attuali normative.

Fulvia Perillo apre la conferenza sottolineando l'importanza di quest'iniziativa: "I lavoratori autonomi, nel panorama nazionale, rappresentano circa un quarto delle risorse umane del paese: purtroppo, nella maggior parte dei casi, non appartengono a nessuna cassa previdenziale di categoria. Non sono quasi mai rappresentati nei tavoli tra le parte sociali, riscontrando quindi enormi problematiche in momenti di difficoltà come la malattia. Mi sembra piuttosto chiaro che, alla luce di questi fatti, sia necessaria una legislazione in grado di sostenere anche questa categoria. Non devono esistere discriminazioni legali sul posto di lavoro, ed urge un coinvolgimento delle istituzioni nazionali: Daniela, con questo gesto, ha voluto mettere la sua difficoltà a disposizione di altri. Gli autonomi, anche grazie a questa petizione, devono far valere i propri diritti."

Daniela Fregosi ricorda le difficoltà iniziali: "Sin dal momento della diagnosi di cancro al seno, intuendo le difficoltà che mi aspettavano come lavoratrice autonoma, ho iniziato a studiare ogni tipo di strategia per adattarmi a questa mia nuova condizione. Una malattia oncologica, abbinata ad un lavoro come il mio, spesso ti mette di fronte a scelte complicate: spesso mi ritrovo a dover lavorare lontano da casa per quattro o cinque giorni consecutivi, e questa situazione mi impedisce di poter proseguire la fisioterapia, gli esercizi e le cure alimentari. In questi casi, la scelta si sviluppa sulla rinuncia al lavoro o al forzato stop delle terapie. Ho deciso quindi di aprire un blog, in grado di catalizzare l'attenzione di molti lavoratori, per poter condividere con l'intero Paese le mie stesse problematiche. Il blog, aperto il 10 febbraio, in meno di un mese ha raccolto più di 30 mila firme. Una cifra raggiunta per il giorno della Festa della donna, ed il prossimo obiettivo punta con decisione a quota 40 mila. Il tutto senza strumentalizzare la vicenda, ovvero mettendo contro lavoratori autonomi e lavoratori dipendenti: di fronte alla malattia ogni persona deve disporre degli stessi diritti."

Un tasto importante e delicato quello toccato da Daniela, che può rappresentare un vero e proprio punto di svolta in un contesto complicato come quello del lavoro: la ragazza maremmana, mettendoci "la faccia", ha rischiato di poter creare alcune difficoltà alla propria professione ma il suo obiettivo di poter cambiare le condizioni lavorative di persone indebolite da una malattia può ripagarla dei numerosi sforzi sin qui sostenuti.

IL LINK DELLA PAGINA FACEBOOK DI DANIELA 

IL BLOG DI DANIELA

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