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Linee ferroviarie minori, la Regione punta alla valorizzazione

Le dichiarazioni di Vincenzo Ceccarelli

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FIRENZE – Promozione dell'utilizzo del treno tra gli studenti delle scuole, incentivo a farne maggior uso a scopo turistico, riqualificazione di spazi ferroviari abbandonati per attività sociali ma anche altre azioni che puntino, in generale, alla valorizzazione delle linee ferroviarie minori della Toscana. Questo l'obiettivo della delibera, proposta dall'assessore ai trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, che la giunta regionale ha approvato nella seduta odierna.

"Questa delibera - ha spiegato Ceccarelli - è un segnale che mandiamo ai territori per sottolineare la volontà della Regione non solo di tenere aperte anche le linee più periferiche e meno frequentate, ma di fare quanto possibile per valorizzarle e valorizzare, attraverso di esse, i territori che gli stanno intorno. Si tratta di un ulteriore passo che va nella direzione che ci ha portato a riaprire la Cecina-Saline e a dedicare un grande impegno per ottenere la riapertura in tempi rapidi della Siena-Grosseto e della Porrettana, dopo gli eventi calamitosi dello scorso autunno-inverno. Sul 'ferro' – ha concluso - la Toscana è una delle Regioni leader a livello nazionale e l'impegno di questi mesi per creare le condizioni necessarie al miglioramento del servizio e delle infrastrutture è la migliore delle conferme".

La delibera stabilisce anzitutto una prima azione, vale a dire un bando sperimentale per il 2014 (40 mila euro) rivolto a Comuni, Province ed associazioni per la presentazione di progetti di valorizzazione e promozione che riguarderanno, in questa prima fase, la Siena-Grosseto, la Cecina- Saline di Volterra, la Porrettana (Porretta Terme- Pistoia), l'Arezzo-Pratovecchio-Stia e l'Arezzo- Sinalunga. Si tratta di linee caratterizzate da una bassa frequentazione, al di fuori delle fasce pendolari, ed in grado di poter essere utilizzate in maniera più efficiente. Lo scopo è aumentare il numero dei passeggeri per motivi di sostenibilità economica, sociale, ambientale e territoriale.

L'assessore ha infine ricordato che il PRIIM, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità che il Consiglio regionale ha approvato lo scorso febbraio, ha tra i suoi scopi anche la promozione di una rete integrata e qualificata di infrastrutture e servizi per la mobilità sostenibile, la riduzione dei costi del trasporto, anche attraverso l'incentivazione del mezzo pubblico, e l'ottimizzazione del sistema di accessibilità alle città toscane, al territorio e alle aree disagiate. E che questa prima azione potrà rappresentare una buona prassi da sviluppare successivamente su altre tratte minori e poco utilizzate.

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