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24 giugno 1944: Follonica è libera

Settant'anni fa soldati americani e partigiani riescono ad entrare in città

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FOLLONICA - Finalmente stanno arrivando. Faticosamente la V armata americana del generale Mark Clark, è giunta intorno all'abitato di Follonica dalla parte sud, intorno alle baracche di Senzuno. All'incrocio tra via Emilio Bicocchi e via della Repubblica però si presenta un grosso problema: un presidio tedesco di waffen-ss, nell'intento di coprire la ritirata germanica che si sta lentamente allontanando verso nord attraverso la statale Aurelia, sbarra la strada accanto al ponte già lesionato. La zona è deserta, i tedeschi in ritirata hanno razziato una cavalla, un'asina e alcune galline mentre gli abitanti sono scappati verso dei canneti. I tedeschi hanno lasciato metodicamente, non senza prima aver fatto saltare il pontile imbarcatore e il ponte sul torrente Petraia della ferrovia Follonica-Massa-Follonica, l'albergo Le Terrazze, usato come sede del comando, e villa Norma, facente uso di acquartieramento. Le ss tedesche in via Bicocchi non demordono, uno solo è rimasto, con i suoi compagni morti intorno, ad imbracciare l'mg 34 che sporadicamente sputa proiettili contro chi si affaccia sulla via, gli americani rispondono con raffiche di mitraglia da un carro M24, avanzare significa forse esporsi ad un colpo anticarro di “panzerfaust”, oppure far saltare quello che è rimasto del ponte accanto. Rio Colombini, un follonichese sfollato che fa da staffetta agli americani e che li ha guidati fin lì, parla con alcuni partigiani su come risolvere la situazione senza che la casa e il ponte vengano cannoneggiati. Si fa avanti un cacciatore, ha caricato il fucile con una palla da cinghiale. Poco dopo, mentre il mitragliere tedesco sta ricaricando, il cacciatore lo punta e il terribile proiettile lo scaraventa a terra privo di vita, soldati americani e partigiani entrano finalmente nell'abitato follonichese, nel primo pomeriggio del 24 giugno 1944. Questo è l'episodio più cruento della liberazione di Follonica, avvenuta esattamente settanta anni fa, che oggi verrà ricordata con una serata, a partire dalle ore 21, al giardino del Casello Idraulico di via Roma, in cui sarà presente un progetto di “Spazi Ragazzi”, testimonianze, dialoghi e video interviste con il poeta Lido Raspollini, Giuliano Zacchini e il giornalista Rino Magagnini nonché uno spettacolo a cura dei “Sonatori della boscaglia”. Un giorno in memoria della libertà da ricordare per tutti, nonostante le divisioni, spesso più forti che mai, ancora esistenti tra la popolazione nella città del golfo.

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