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I Pescatori di Orbetello e Zonin testimoni dell’eccellenza gastronomica toscana

Il 10 settembre il primo di tre appuntamenti

Redazione
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Con “Gastronomy experience in Italysommelier di ristoranti stellati e giornalisti di settore provenienti da Inghilterra, Finlandia, Svezia, Stati Uniti, Emirati Arabi, Svizzera e Belgio, avranno la possibilità di vivere e conoscere il territorio attraverso i prodotti della Laguna

I Pescatori di Orbetello scelti da Zonin come esempio di eccellenza gastronomica toscana nel mondo: la famosa casa vinicola italiana ha voluto inserire l’azienda lagunare all’interno di un percorso di scoperta dei sapori più tipici e preziosi che la nostra terra sa esprimere. “Gastronomy experience in Italy” è un viaggio di tre giorni – ideato e organizzato da Zonin - nel corso del quale sommelier di ristoranti stellati e giornalisti di settore provenienti da Inghilterra, Finlandia, Svezia, Stati Uniti, Emirati Arabi, Svizzera e Belgio, avranno la possibilità di vivere e conoscere il territorio toscano attraverso i suoi prodotti. Con l’azienda Rocca di Montemassi, Zonin è ormai stabilmente insediato in Maremma da molti anni, legandosi in maniera viscerale con questa terra e instaurando un rapporto importante e costruttivo con tutto il territorio.
Tra la carne di Dario Cecchini e la cioccolata di Amedei, martedì 10 settembre saranno I Pescatori di Orbetello a raccontare la loro lunga tradizione nell’arte della pesca e della lavorazione del pesce. Un’occasione importante, quindi, per far conoscere i principi di eccellenza, sostenibilità e tracciabilità dei prodotti de I Pescatori certificati anche da Slow Food.
“L’interesse che la Maremma e, in particolare, la nostra realtà suscita sempre più nel mondo è un segno del fatto che stiamo percorrendo la strada giusta: quella della qualità – spiega Pierluigi Piro, presidente della Cooperativa I Pescatori di Orbetello -. Nel corso degli ultimi anni questo territorio ha saputo rivalutare le proprie tradizioni locali e, così facendo, è diventato un modello di riscoperta della tipicità. Oggi siamo pronti ad offrire la nostra eccellenza, la nostra ricchezza al mondo. Una ricchezza unica, perché esistente solo qui: la diversità, finalmente, è diventata valore”.
Negli anni, I Pescatori hanno mantenuto sostanzialmente inalterata la loro attività e, nella Peschiera di Santa Liberata, potranno mostrare  agli ospiti stranieri le antiche tecniche di pesca tradizionale ancora utilizzate e la filiera di trasformazione tutta gestita localmente. Subito dopo, sommelier e giornalisti potranno scoprire la laguna di Orbetello a bordo di Remus e lì degustare alcuni prodotti de I Pescatori. Il pranzo, poi, sarà l’occasione per conoscere la Bottarga di Orbetello e la Palamita del Mare di Toscana, i due Presidi Slow Food de I Pescatori.

Programma
11.00 Visita alla Peschiera di Santa Liberata
Incontro con i pescatori al lavoro, durante le fasi di pesca e di trasferimento del pesce nelle aree di stoccaggio e di allevamento integrato; visita all'impianto di allevamento intensivo.

12.00 Gita in Laguna su Remus
In battello sarà servito un aperitivo con piccola degustazione di prodotti tradizionali.

13.00 Educational seasonal fish tasting al Centro di Ittiturismo
Descrizione delle modalità di produzione dell’azienda, confronto tra i pesci allevati e quelli di pesca lagunare e di mare. Assaggio della Bottarga di Orbetello Presidio Slow Food nuova produzione e della Palamita del Mare di Toscana Presidio Slow Food.

Zonin in Maremma
Già proprietaria di due aziende agricole in Toscana, l’Abbazia Monte Oliveto a San Gimignano e Castello d’Albola a Radda in Chianti, la Famiglia Zonin acquista la tenuta maremmana Rocca di Montemassi nel 1998, che si estende su 430 ettari di cui 160 dedicati alla vigna. Le scelte di Gianni Zonin hanno privilegiato un approccio rigorosamente coerente con la tradizione di questi luoghi: da un lato un intervento quanto più rispettoso possibile sulle strutture pre-esistenti per la realizzazione degli edifici aziendali e stilisticamente conforme alle costruzioni dell’area, piuttosto che una ristrutturazione tutta votata alla modernità e dall’altra una attenzione particolare alla eco-sostenibilità. Sono state messe a dimora, infatti, centinaia e centinaia di olivi, di pini marittimi, di oleandri, di sughere, di ginestre, di oleandri e di corbezzoli per ripristinare l’identità del paesaggio rurale.

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