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Verdi Wagner Mascagni Sotto le stelle dell’Isola del Giglio

Redazione
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Il Giglio è lirica alza il sipario questa sera martedì 13 agosto alle 21.30, alla Rocca Pisana-Sala Consiliare, Gran Gala Lirico e Appunti di Vita dedicati all'Ottocento italiano e ai tre grandi festeggiati di questo 2013 musicale, Giuseppe Verdi e Richard Wagner  - di cui ricorre il bicentenario dalla nascita -  e Pietro Mascagni, di cui si celebrano i centocinquant’anni.

Artisti della serata il soprano Paola Stafficci, il mezzosoprano Barbara Vivian, il tenore Diego Cavazzin e il baritono Francesco Puma.  Al pianoforte Enrico Grillotti.

Ad intervallare gli episodi musicali, gli interventi di tre relatori: ospite d'eccezione Guia Farinelli Mascagni, pronipote del compositore livornese, che introdurrà la figura del bisnonno uomo e musicista.
Seguiranno relazioni di Alberto Paloscia, sul rapporto tra Verdi Wagner e Mascagni, e di Sergio Licursi, con un excursus nel Mascagni cinematografico.

Sulla presunta rivalità tra Verdi e Wagner sono stati versati fiumi di inchiostro. <E’ matto>-  avrebbe detto il burbero Cigno di Busseto ascoltando la sinfonia del Tannhäuser, prima tra le opere giovanili wagneriane ad accogliere in sé il seme di quella che poi diverrà la sua peculiare concezione di drammaturgia musicale. Una immensa pagina sinfonica percorsa da temi simbolici e ricorrenti, in un pervadente e incessante vortice sonoro che poco aveva a che spartire con il belcanto italiano. La musica di Wagner era rivoluzionaria, all’epoca: diventata simbolo di innovazione contro il "vecchiume", esaltata dagli artisti scapigliati - primo fra tutti Arrigo Boito - si poneva in apparente forte contrasto con la tradizione italiana, di cui Verdi era, al momento, tra i massimi esponenti. Si può facilmente immaginare allora il dispetto del Bussetano quando alcuni suoi lavori, tra cui Traviata e Otello, furono bollati - opinione decisamente azzardata - come wagneriani! Lui, così rigoroso e riservato, raffinato frequentatore di salotti colti ed eleganti, l'altro ribelle ed esuberante autodidatta, alla ricerca di fama e notorietà, al seguito della suo genio capriccioso. Ironia della sorte, nati i due nello stesso 1813, l'integerrimo compositore si trova pure accomunato al tedesco antagonista in questo plurifesteggiato bicentenario. In realtà, Verdi e Wagner erano troppo geniali, per non comprendere le grandi innovazioni l’uno dell’altro. Le parole di Verdi alla notizia della morte del “rivale” d'oltralpe sono eloquenti: <Triste, triste, triste! Wagner è morto! Leggendone ieri il dispaccio ne fui, sto per dire, atterrito! Non discutiamo, è una grande individualità che sparisce!> Insomma, dietro la scorza di diffidenza si celava un sentimento di (reciproca) stima. Del resto, entrambi hanno rivoluzionato la storia della Musica, approfondendo il rapporto tra musica e testo, valorizzando l'aspetto drammatico, andando oltre l'orpello stilistico e l'orecchiabilità, scavando ben bene nei reconditi anfratti dell'animo umano, dando vita a personaggi dal denso spessore psicologico, quelli verdiani all'interno della vita vissuta, quelli wagneriani attraverso la leggenda e il simbolo.

Ma lasciamo i due contendenti e rimaniamo ancora in casa nostra, senza guardare tanto in là. Anno 1863: all’alba del 7 dicembre, a Livorno, nasceva Pietro Mascagni, spirito piccante, arguto e ciarliero, toscano doc, vivace, polemico, un tantino egocentrico e soprattutto dotato di uno spiccatissima ironia: un talento naturale non sempre messo a frutto, intuizioni avanguardistiche straordinarie ma spesso disordinate, messe giù un po’ a casaccio, autore di creazioni spettacolari seguite da inevitabili rovinose cadute. Tutto in un unico uomo. Considerato padre del Verismo italiano in seguito alla composizione di Cavalleria  Rusticana (1890 - unica opera, in realtà, compiutamente verista del musicista livornese), Mascagni fu portavoce anche di altri linguaggi stilistici tipici dell'opera italiana a cavallo dei due secoli scorsi, in primis del decadentismo (Amico Fritz, Iris)  e poi dell'espressionismo (Nerone). Auguri a lui, invece, per i suoi 150 anni.

 

 

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I biglietti si possono acquistare presso la Tabaccheria Stefanini, in Piazza Gloriosa a Isola del Giglio-Castello, tutti i giorni in orario di negozio.
Sarà comunque possibile acquistare il biglietto anche il giorno stesso un’ora prima dello spettacolo.
Per informazioni, telefonare al numero  349.8466500 – 328.6676915.

 


Le persone che volessero assistere agli spettacoli possono, da porto S.Stefano, raggiungere l’Isola del Giglio con i traghetti Maregiglio e rientrare nella notte con una gita straordinaria con partenza da Isola del Giglio Porto alle ore 00.30. Prezzo unico biglietto € 12.

Per informazioni, MAREGIGLIO – tel. 0564812920 -0564809309
www.maregiglio.it         info@maregiglio.it

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