GROSSETO - Una performance teatrale che ripercorre le vicende della fabbrica Mabro. L'opera è interpretata da un gruppo di operaie che sono da lungo tempo in lotta per far sopravvivere l'attività e mantenere il posto di lavoro. A Grosseto tutti hanno sentito parlare della lunga crisi di questa azienda, ma chi non è direttamente coinvolto ha informazioni superficiali, distorte e peer questo motivo può esprimere facili giudizi. Parafrasando un canto popolare si potrebbe dire: Se perdere il posto di lavoro vi sembra poco, provate voi a farvi licenziare e capirete la differenza fra disoccupazione e occupazione.
Lo spettacolo si snoda attraverso differenti quadri che possono suscitare il riso fino a quando non si capisce che si tratta di vita vissuta, mostra quali grovigli di interessi, quali sospetti si addensano attorno alle vicende della Fabbrica, come questa non è una storia “locale”, ma è comune ad un grandissimo numero di realtà
La performance, realizzata sotto la guida di Mario Fraschetti dal gruppo delle operaie della RSU e da alcuni allievi attori del Teatro Studio, utilizza racconti, testimonianze, articoli e documenti su fatti realmente accaduti. Teatro di informazione e denuncia in cui riecheggia il teatro dell'assurdo e il teatro operaio di B. Brecht.
Partecipano: Gianni Bartolini, Vanna Carmignani, Ivonne Cupola, Francesca Ferrari, Mario Fraschetti, Laura Galli, Dina Guidarini, Manola Mengozzi, Silvia Nerelli, Andrea Pasotti, Nadia Perino, Giulietta Sgaragli, Beatrice Solito, Giorgia Tacconi, Carla Tognazzi. Lo spettacolo sarà preceduto dal covegno “Economia sostantivo femminile. Donne sull’orlo della crisi: pensiamo in grande!” organizzato da Raccontincontri e Centro Donna Grosseto alle 9,30 di mattina al museo di storia naturale della Maremma.