FIRENZE â Via libera a maggioranza con lâastensione della consigliera MARINAStaccioli (Fratelli dâItalia) alla proposta di delibera per lâapprovazione del nuovo piano regolatore portuale di Porto S. Stefano. Il piano, che va a sostituire il precedente, datato 1958, persegue lo sviluppo del porto tramite la definizione di una nuova configurazione e di un nuovo assetto spaziale e funzionale nel rispetto dei principi di economicità e funzionalità . Lâiter di formazione del piano, lungo e travagliato, è iniziato nel 2003.
Il presidente della commissione Mobilità Fabrizio Mattei (Pd) ha illustrato lâatto in aula. âà un piano regolatore importante â ha detto Mattei - teso a migliorare la funzionalità dello scalo e dei servizi e la sua accessibilità â. Mattei ha parlato della stima dei costi, âdi oltre 20 milioni di euro euroâ, dellââaumento della configurazione morfologica e funzionale delle darsene di ponente e di levanteâ che porteranno il porto ad una âcapacità ricettiva di 500 posti barca contro gli attuali 350â. âUnâaltra caratteristica â ha concluso il presidente - è la realizzazione della nuova banchina per lâutilizzo del traghetto di servizio per lâarcipelago toscanoâ.
La consigliera Marina Staccioli ha espresso il voto di astensione del gruppo Fratelli dâItalia. âCon i colleghi Marcheschi e Donzelli â ha detto - abbiamo dubbi e perplessità su questo piano. Si parla di costi importanti, di oltre 20 milioni di euro senza alcuna copertura totale pubblicaâ. Staccioli ha fatto presente le criticità sia per i parcheggi che per le strade che per lo spazio dei traghetti fuori dal centro commerciale.
âQuesto piano â ha concluso Alessandro Antichi (FdI) - è la vittoria personale di un buon sindaco Arturo Cerulli ed è il risultato della buona amministrazione del Comune. Eâ una vittoria di tutta la Maremma perché questo strumento è alla base dello sviluppo non della comunità di S. Stefano ma di tutta la Costa dâArgento e della provincia di Grossetoâ
Il piano definisce le linee di trasformazione da seguire, concorre alla programmazione degli interventi strutturali, individua spazi ed aree a funzione urbana e assicura il monitoraggio sullâattuazione delle previsioni. Si mira a trasformare porto S. Stefano in un porto polifunzionale dove si concilino il diportismo nautico, la pesca, le attività produttive con la cantieristica, il trasporto passeggeri con i traghetti e la parte militare con la capitaneria di porto, le navi cisterna e lâaeronautica.
La darsena di ponente sarà destinata al nuovo approdo turistico per imbarcazioni medio-grandi; la darsena di levante sarà dedicata ai pescherecci, al mercato ittico e al potenziamento del cantiere navale; la darsena Arturo accoglierà le imbarcazioni piccole.
Il porto diventerebbe una vera stazione marittima, non solo turistica, svolgendo le funzioni di continuità territoriale e di trasporto pubblico con le isole. Nel piano si prevedono anche la realizzazione di un collegamento con Santa Liberata dove si realizzerà un parcheggio.