Amiata: "L'assistenza pediatrica è garantita e in linea con gli standard nazionali, regionali e con i contenuti dei Patti territoriali"

La Direzione aziendale risponde ad una polemica sollevata sui social network e sulla stampa

11/12/2014
Attualità
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GROSSETO- La Direzione aziendale della Asl 9 interviene dopo le polemiche sollevate da un gruppo di cittadini sui social network e sulla stampa locale, in relazione all’assistenza pediatrica nei comuni del versante grossetano dell’Amiata.

“Sull’Amiata – spiega la Direzione della Asl – risultano assistiti circa 1300 bambini, in carico ai due pediatri di famiglia che operano sul territorio. Il dato è assolutamente corrispondente alle indicazioni del Contratto collettivo nazionale, considerando, inoltre, che i bambini che hanno compiuto il sesto anno di età possono essere seguiti anche dal medico di base.

Per quanto riguarda il fine settimana e i festivi, è normale che le famiglie si rivolgano alla guardia medica, come avviene anche per tutti gli altri assistiti, o al pronto soccorso. Ed è altrettanto normale che sia il medico di guardia o quello del pronto soccorso, in questo caso di Casteldelpiano, a decidere se il bambino debba essere inviato a Grosseto, dove è strutturata l’area per l’emergenza pediatrica.
Occorre precisare che i medici di guardia medica della Asl 9 hanno seguito specifici corsi di formazione per le patologie pediatriche e che l’ospedale Misericordia è uno dei pochi ad avere anche un’area pediatrica al pronto soccorso generale.

Rivolgersi, quindi, alla struttura maggiormente specializzata, in base al tipo di necessità del bambino, è esattamente quello che deve essere fatto per garantire l’assistenza più qualificata possibile, a tutela della salute dei più piccoli”.

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