Verbale Assemblea , 17-7-13
Il giorno 17-7-13- ore 18, presso il locale il “Velaccio”, Marina di Gr.ossetosi è tenuta l’assemblea del Coordinamento dei Comitati e Associazoni. Ambientali Prov. di Grosseto:
Erano presenti I rappresentanti dei Comitati: Le Strillaie,Ass,Geo Monterotondo, Circolo Arci di Preselle, Comitato Amici di Maremma, Ass. Albegna Viva, Comitato Imprenditori di Agriturismo, Comitato No all'inceneritore di Scarlino, Ass. Aliaperte, Comitato Amici dei Bagni di Petriolo, Ass. La Duna, Comitato No Biogas Cernaia(Gr) Maremma Pulita, Comitato No Biog as Cinigiano. Inoltre erano presenti Italia Nostra Regionale (Nicola Caracciolo)e Provinciale, WWF LAC,LAV, ACU. Ha partecipato all’incontro Emanuele Carissimi presidente del GAT di Scansano, un’eccezionale e innovativa realtà del nostro territorio.
“o.d.g. riunione Coordinamento del 17 luglio ’13
Argomenti:: Autostrada Tirrenica, “Nuove iniziative”, Bagni di Petriolo , Biogas Cernia, Biomasse Cinigiano , Geotermia Amiata , Impianto di Solemme, Inceneritore di Scarlino, Miniera Caolino Roccastrada , Proposta Recupero e ripristino alternativo della “Concordia”(A. Vella), Strillaie, Stili di vita- C.oe.s.o. Sede Coordinamento, Tioxide
Altri argomenti: Approvazione bilancio 2012 (Progetto Giraffa), I nuovi impianti a Biogas e Biomasse previsti x questa provincia(probabili inceneritori di rifiuti),Proposta articolo di giornale del Coord . su articolo rivista scientifica Lancet “confermate correlazione fra smog, nanoparticelle e tumori al polmone(in allegato), Progetto Turistico -Ambientale per salvare la Maremma (Daniela Pasini),Utilizzazione di uno stand per divulgare le singole tematiche ambientali (per chiunque sia interessato ) e per raccolta firme ,a festambiente, Raccolta firme “Legge di iniziativa popolare Rifiuti Zero).Varie ed eventuali.
Sono presenti Coordinamento Comitati e Associaz. Ambientali Prov. di Gr, Presidente Lamberto Meschinelli, segretaria Daniela Pasini;Italia Nostra regionale Nicola Caracciolo, Michele Scola, LAC regionale Raimondo Silveri; LAV Prov.Giacomo Bottinelli, WWF Gr. Mario Ferroni, ACU prov. Miriam Croxatto, Comitato No Inceneritore di Scarlino Ubaldo Giardelli;
Geo Monterotondo Sennuccio Del Bene;Circolo Arci Arcobaleno Preselle Gianfranco Masala , Daniela D’Antoni; Ass. Imprenditori-Donatella Raugei,,Associazione Aliaperte,Horacio Schiavone e Alessandra, Ass.team-;Ass.Le-Strillaie Meschinelli, Comitato Civico Roccalbegna Arabella Rodriguez; Ass. La Duna Antonino Vella., Associazione Amici di Maremma e Maremma Tuscia Loreto Gigli.
Sono presenti anche rappresentanti di nuovi comitati nati contro alcuni degli impianti, Comitato No Biogas Cernaia, Maremma Pulita Emiliani, Comitato No Biomasse Cinigiano Daniele Galluzzi ,Giovanna Spini;Gli Amici dei Bagni di Petriolo Vittorio Cambria, Carlo Giannarelli, e altri privati cittadini. Ha partecipato all’incontro anche Emanuele Carissimi presidente del GAT di Scansano, Francesca e Gianluca Donati (nuovo GAT). (Foglio firme in allegato)
Introduce Daniela Pasini, facendo un elenco delle situazioni più cogenti che stanno impegnando il coordinamento in questa fase. Fa l’elenco degli argomenti all’ordine del giorno e delle varie ed eventuali. Dopo la rapida introduzione, invita i presidenti delle varie associaz. e comitati a fare un resoconto delle loro singole vertenze, chiedendo anche di esprimere il loro punto di vista sugli argomenti all’ordine del giorno. Si decide di dare 5 minuti di tempo per l’esposizione ad ogni portavoce.
Prende la parola Nicola Caracciolo che ragguaglia i presenti sulla situazione della Tirrenica; sono già stati fatti 3 convegni dall’inizio dell’anno, a Capalbio, a Montalto di Castro e l’ultimo a Orbetello, tutti e tre riusciti, con sala piena. Ciò dimostra che la gente è sensibile a questo tema e se informata partecipa. Italia Nostra stà pensando ad un nuovo convegno in autunno, invitando tutti quelli che possono subire danni dall’eventuale realizzazione dell’ autostrada per mettere in evidenza il patrimonio che verrebbe distrutto. Informa i presenti che venerdì scorso sono stati presentati da lui e il Prof. Tamburrino sia un esposto in procura a Roma, sia una denuncia alla Corte dei Conti(La Sat ha fatto un piano di rientro spese, per cui se non ci saranno i veicoli previsti, l’Anas subentrerà per pareggiare il mancato guadagno Sat). Potrebbe essere utile sempre in autunno, una manifestazione su tutto il tratto dell’Aurelia.
Relazione Sennuccio del Bene; su incarico del coordinamento ha fatto uno studio e una sintesi sul Piano della Gestioni Rifiuti Regionale e Provinciale. In regione la maglia nera per la quota più bassa di raccolta differenziata spetta alla provincia di Grosseto con il 29,6%. Confermato il calo di produzione di RSU di circa l’8% in due anni con trend in calo. Cose taciute:Le forti penali per inadempienza all’obbligo del mancato raggiungimento del 65% di RD-Forte calo delle tariffe di conferimento-Elevato rischio di collasso finanziario delle società e coinvolgimento dei comuni- Alta probabilità di scarico sulla TARES dei passivi societari-Importazione rifiuti urbani dalla calabria- Buone nuove Nasce a Pontedera la Revet Recycling per il riciclo di plastiche da rifiuti. /Ipotesi nuovo Piano Regionale Rifiuti: Possibile riduzione di inceneritori e discariche –Assenza di bilancio consuntivo e revisionale rifiuti disponibili-Assenza di impegno per strategia “Rifiuti Zero”-Assenza di impegno per gestioni più efficaci nel rispetto dei diritti dell’utenza a tariffe adeguate al mercato/ Problemi Ato Sud :Gestore unico è diventata Sei Toscana che intende ribaltare sui comuni i costi delle nuove strutture e gestioni, pari ad un aumento di 14 milioni di euro-Mancata revisione di Convenzione con Unieco- AIA su Scarlino troppo di manica larga per emissioni/problemi salute. Proliferazione impianti a Biomassa in T. (previsti 70 nuovi entro 2015, visto che con la nuova normativa è previsto che per circa la metà del quantitativo, possono bruciare rifiuti, sono pari a 35 inceneritori da un MW sparsi sul territorio )-Risultato studio Lancet sui dati certi legame accertato fra incenerimento, varie emissioni inquinanti, e tumori al polmone-Nuove normative nazionali su bonifiche da inquinamento non più obbligatorie. (doc sintesi in allegato)
Relazione Antonino Vella: a nome della sua associaione, propone un piano alternativo di recupero della nave Concordia. Hanno previsto di smantellare la nave al Porto di Piombino perché questo porterebbe lavoro alle acciaierie Lucchini in difficoltà, per altri 3 anni, ma ciò porterebbe conseguenze devastanti irrecuperabili per l’ambiente marino per l’avvenire (solco scavato nel canale di piombino per 1Km, largo mt.40 e profondo 10 mt.). Ciò comporterebbe la devastazione del banco di Poseidonia Oceanica che ricopre gran parte del Golfo e ne stabilizza i fondali proteggendo dall’erosione costiera che si è già manifestata su lunghi tratti di costa (con gravi danni anche per il turismo e l’economia locale) oltre a torpidità acque e correnti deviate. Questa pianta è anche protetta dal ‘95per la protezione del mediterraneo, dall’inquinamento. La proposta è di continuare la sua vocazione turistica per altri mille anni. Trasportarla davanti al Porto di Piombino, ancorarla sul fondo , bonificarla e successivamente rimorchiarla in mezzo al canale ed affondarlo con affondamento pilotato, in modo da lasciare una parte emersa. Un relitto di questo genere potrebbe permettere la sopravvivenza di almeno una decina di Diving fra Castiglione, Scarlino ,Follonica., Piombino e quelli dell’Elba, che potrebbero lavorare coi sub tutto l’anno. Mettendo a confronto la distruzione definitiva della nave con ritorni economici limitati nel tempo e distruzione dell’habitat, con la possibilità dell’affondamento programmato(dopo bonifica) e prospettive perenni di lavoro ,collegato alla pubblicità indotta per tutto il territorio, penso che la seconda ipotesi sia da ritenersi più vantaggiosa.(doc allegato).Saranno fatte iniziative per pubblicizzare questa soluzione.
Cambria Vittorio .Il comitato Amici Bagni Petriolo, comprende 3 associazioni (Odisseus, wwf)che stanno lavorando insieme per proteggere i Bagni di Petriolo,(naturali e liberi) e soprattutto la chiesetta (1300) e le mura quel complesso medioevale , (già fortemente in situazione precaria),locanda del 700, da una sicura distruzione a causa dei molti mezzi pesanti che passano al suo interno, per l’apertura del cantiere finalizzato al raddoppio del ponte di Petriolo e alla distruzione e smaltimento del ponte esistente. Tutta la zona è privata, e comprende gli impianti termali sulla Senese . Appartengono alla famiglia Ligresti..Ora la famiglia è stata arrestata ed è subentrata Unipol. E’ stato richiesto da parte loro un incontro col sottosegretario ai lavori pubblici D’Angeli (proveniente da Legambiente). L’incontro non è stato fruttuoso. Chiedono un sistema credibile di tutela del bene, per ora ci sono state solo rassicurazioni a parole. Il 29 è previsto un incontro a Firenze.Sono previsti momenti di informazione per la cittadinanza, sull’importanza architettonica, storica e paesaggistica di questo luogo,con proposte di progetti per la sua salvaguardia.
Arabella Rodriguez. Fa una breve cronistoria per i nuovi che non sono a conoscenza delle problematiche della geotermia sull’Amiata, legate soprattutto all’impatto negativo sull’acqua dell’acquedotto del Fiora (che dà da bere a 700.000 persone in 3 province Gr, Si, Vt).Il livello stà diminuendo in modo preoccupante, mentre aumenta la concentrazione di arsenico nell’acqua. L’altro problema sono le emissioni inquinanti che a tonnellate ogni giorno vengono sparate nell’aria. E’ in corso un ricorso al TAR che sarà discusso in ottobre, firmato da Wwf.,Italia Nostra contro il raddoppio della centrale Bagnare 4.. Non è ancora stata fatta una Valutazione di Impatto Sanitario, sono promessi solo dei "monitoraggi"a carico dei comuni senza dare loro le risorse necessarie Ma questo non l’ è unico problema, ci sono almeno altre 50 richieste di perforazione in corso, di media e alta entalpia, e il progetto di Murci.- “Siamo molto preoccupati dal progetto "Murci", che sarebbe molto grande, centrato più o meno a Roccalbegna. Questo può essere di media e alta entalpia. Il territorio di Roccalbegna contiene tante zone SIC, SIR e ZPS, oasi del WWF, e progetti che hanno riscosso - e continuano riscuotere - soldi europei della Life/Natura 2000. Questi progetti sono già interessati da Bagnore 4, che (insieme ai suoi pozzi) risale al interno del SIC/ZPS del Alta Albegna.”- Sono già stata varie iniziative pubbliche per richiamare l’attenzione su questo problema e fare proposte alternzione su una geotermia non impattante, e altre ne seguiranno in autunno
Emiliani. E’ stato costituito il comitato , Comitato No Biogas Cernia, Maremma Pulita a Cernaia, perché senza che sapesse niente nessuno è stato costruito un impianto a biogas. Tale sito si trova a poche centinaia di metri dalla riserva biogenetica della Diaccia Botrona ,riconosciuta di alto valore ambientale (RAMSAR) a pochi metri dal fiume Molla e dal fiume Bruna, in area esondata ed esondabile. Inoltre il mais che viene piantato per poi essere bruciato nella centrale, ha bisogno di molta acqua per crescere,quindi è necessaria una forte irrigazione. Il nostro territorio è siccitoso, questo pompaggio dell’acqua comporterà un peggioramento della salinizzazione (ci porta verso la desertificazione dei terreni)che è già preoccupante sulla nostra costa. Ci sono centinaia di camion che passano,hanno rotto anche una strada privata. Siamo di fronte a una situazione veramente drammatica che riguarda tutta la nostra provincia, dove le amministrazioni pubbliche,per sopravvivere vendono il proprio territorio.Il sig. Manetti ci mostra un documento con cui ha fatto richiesta, al Corpo della Guardia Forestale, di un sopralluogo, per verificare se il progetto della Centrale a Biomassa di Cernia è veramente realizzabile in quell’area e se è stata espletata la Valutazione di Incidenza Ambientale. Altre motivazioni: presenza del lago artificiale di Cernaia, preesistente,per il quale andavano prescritte le protezioni che le leggi prevedono. E’ anche osservatorio ornitologico del biotopo palustre della “vecchia maremma”.
Daniela Pasini, informa che sembra che per la Maremma siano previsti 30 nuovi impianti a biogas e biomasse.Questo tipo di impianti stanno nascendo come funghi in tutta la provincia e ciò sta diventando un grosso problema .
Michele Scola,interviene dicendo che a Capalbio sono riusciti a bloccare la costruzione dell’impianto, oltre che per varie inadempienze burocratiche, anche per il contributo che hanno dato due prof. Universitari tedeschi ( loro hanno una esperienza ventennale di questi impianti sul loro territorio, che hanno relazionato nel convegno a Capalbio), perché è dimostrato che nel digestato si forma botulino, che poi va a ricadere sugli animali e di conseguenza sull’uomo con gravissimi danni. Scola propone di creare un coordinamento fra i comitati del territorio, che hanno questo stesso problema. Scola propone anche un grosso convegno in autunno su questo tema, chiamando professori universitari esperti in materia., o Montanari
Cambria: Bisogna trovare un modo per comunicare meglio con l’esterno.
Ubaldo Giardelli, propone di collegarsi con la pagina facebook sulle biomasse, che è presente sul territorio nazionale. Proviamo a chiedere in provincia i document per capire per quanti nuovi impianti è stata fatta richiesta. E’ necessario un lavoro approfondito su questo argomento, impianti a biogas e biomasse.
Galluzzi Daniele, Comitato No Biomasse Cinigiano, è felice di comunicarci che sono riusciti a fermare la costruzione della centrale a biomasse da 3 MW previste per la zona di Santa Rita a Cinigiano. Si è dato da fare,mettendo anche da parte il proprio lavoro, spendendo anche diversi soldi sia per i diversi incontri pubblici, che per il convegno (il cui relatore era Montanar)i sia per l’avvocato che è lo stesso che ha vinto la battaglia a Capalbio. Gli viene chiesto di poter visionare i documenti per leggere le motivazioni per cui l’impianto non è stato approvato. Galluzzi si rende disponibile
Donatella Raugei . E’ presidente della Frazione di Valpiana, abbastanza abbandonata dall’amministrazione di massa Marittima. La nuova battaglia è sul “Magrone”per cui è prevista una discarica, si sospetta per i rifiuti di ACEA (RM). Questo è inaccettabile, ha fatto diversi articoli sull’argomento che le sono stati pubblicati. A settembre è in previsione un convegno su questo argomento, sulla destinazione e sulla difesa dell’alta Maremma , a cui siamo invitati tutti a partecipare, ribadendo l’importanza del riconoscimento di 1° distretto rurale d’Europa.
Ubaldo Giardelli (comitato No all’inceneritore di Scarlino). Dopo la scoperta dello sforamento delle uscite di diossina (5 volte superiori ai limiti di legge, sembra che ce ne siano stati altri 6 mai comunicati), l’impianto ora è chiuso. A settembre ci sarà la risposta del TAR e subito dopo, (Pensiamo di avere buone probabilità di vincere visto che la nuova autorizzazione VIA/AIA, data in spregio alla sentenza del Consiglio di Stato del giorno prima, NON dice nè apporta alcunchè di nuovo, anzi peggiora la situazione aumentando i rifiuti da incenerire .Diventeremo, dopo Brescia l'inceneritore più grande d'Italia, e per di più con un clamoroso autogol porta a discarico un lavoro sanitario che che fa vedere come nella piana ci sia e un aumento di rischio di malattie tumorali anche del 120%) a dicembre, l’udienza sulla class action presentata per danni da circa 80 cittadini, per lo stesso motivo. Il 10 settembre a Follonica è previsto un convegno sulla strategia “rifiuti Zero”.
Sennuccio del Bene .(Geo Monterotondo)Impianto di Solemme Monterotondo. Fa una breve cronistoria dell’impianto, dal ’94 con la lavorazione di lattulosio, al 2010 quando è stato chiesto un ampliamento dell’impianto per lo smaltimento da 16.000 t. a 70.000 t.anno di fanghi (da fuori provincia , ACEA..) di depuratori .Anche qui una serie di irregolarità e inadempienze. C’è in atto un ricorso al TAR di cui si attende la conclusione.
-Miriam Croxatto ACU prov. Comunica che il Lancet Oncology ha pubblicato uno studio a cui ha partecipato anche l'Istituton Nazionale dei Tumori di Milano che ha dimostrato come "la presenza di polveri sottili tossiche nell'aria delle citta fa aumentare drammaticamnete il rischio di cancro polmonare, soprattutto per quanto riguarda l'adenocarcinoma". lo studio è l'esito di una maxiricerca condotta su 300 mila persone di 9 paesi europei seguiti per 13 anni.
L'Istituto nazionale dei tumori, sottolinea che rimanendo anche sotto i limiti imposti dalla comunità europea (dal 2010 prevede per il particolato nell'aria livelli al disotto dei 40 microgrammi per metro cubo e per Pm 10 e al di sotto dei 20 microgrammi per i Pm 2,5) non si esclude del tutto il rischio di tumore polmonare, essendo l'effetto presente anche al di sotto di tali valori.
Definisce altri particolari dello studio e propone di fare un comunicato stampa "ironico" in cui si sottolinea il comportamento “terrorista” del Lancet, su memoria dei diversi articoli della provincia in occasione degli interventi pubblici realizzati dal Coordinamento con la Dr.ssa Gentilini (oncologa) il dr. Montanari (esperto di nanoparticlle). Il comunicato stampa viene approvato
Emanuele Carissimi Gat (Gruppo acquisto terreni) Scansano, ci illustra questa interessante esperienza.- Con la società “Le piane” è il primo esempio di GAT in Toscana. I Gat sono aziende ad alto numero di soci che si pongono i seguenti obiettivi economici ed etici. Difesa del valore di investimento,ricavo di eventuale reddito dalla produzione agricola,condivisione di valori,incentivazione della coltivazione naturale,filiera corta,rivalutazione ambientale. “E’ sempre più urgente e imprescindibile costruire modelli diversi di produzione,di consumo,di commercio,di lavoro, di risparmio. Il Gat è una nuova esperienza per investire e produrre in maniera solidale, condividendo i valori
Giacomo Bottinelli LAV: Caccia e allevamento sono due elementi che incidono gravemente sul territorio. Nessuno che voglia dirsi ambientalista può praticarli e sostenerli. La caccia incide negativamente sul naturale equilibrio delle specie, anche quando è proposta come contenimento necessario e in particolare la caccia al cinghiale in braccata, causa l’ampliamento areale della specie e un grave disturbo a tutte le altre. L’allevamento causa disboscamento e consumo del territorio senza considerare l’impatto ambientale delle deiezioni degli animali. La scelta di non consumare prodotti animali è sempre più da compiersi come etica di alimentazione responsabile anche a livello globale. Siamo convinti che il coordinamento debba porre regole chiare su questi temi anche rigettando la partecipazione allo stesso di tutti quei soggetti che pratichino o sostengano caccia e allevamento.
Raimondo Silveri LAC . Ribadisce i concetti espressi da Bottinelli sul problema dell’inquinamento nell’ambiente da parte dei cacciatori, ad esempio i quintali di bossoli di plastica,pieni di piombo lasciati a terra ogni anno. (Ogni anno viene organizzata una giornata di sensibilizzazione, in cui , i volontari puliscono i boschi dai bossoli lasciati a terra) Si lamenta della polizia provinciale, che dovrebbe occuparsi più del controllo dell’ambiente e della fauna che degli autovelox .
Horacio Schiavone:(Ass Aliaperte) Si dice sempre sconcertato, perché ogni volta che partecipa a questi incontri viene a conoscenza di tutta una serie di problematiche veramente gravi e ritiene incomprensibile questo scarso interesse degli amministratori nel difendere questo bellissimo territorio e questo immenso patrimonio naturale che è l’attrazione turistica maggiore
Alejandra Silbersztein. :(Ass Aliaperte) Suggerisce di utilizzare Avaz.org inserendo una petizione on line e di organizzare a Festambiente un’attività (forse ludica,o tavola rotonda) sempre allo scopo formativo/informativo
Franco Masala : (Circolo Arcobaleno Preselle) Propone di fare convegni più spesso, per informare sempre più persone possibili sulle problematiche locali, perche il 90 % di chi vive sul territorio non ha la più pallida idea di ciò che stà succedendo, e per aumentare la sensibilità alla difesa dell’ambiente.
Mario Ferroni WWF, comunica che Wwf. stà preparando per fine agosto, inizio di settembre un convegno su alternative al trattamento fanghi (delle alghe) nella laguna di Orbetello
Carlo Giannarelli (Amici bagni di Petriolo) chiede delucidazioni sugli strabelli di accesso al mare. Per legge questi strabelli devono consentire il passaggio, e invece sono tutti chiusi. Gli si chiede di segnalare quali e dove per fare eventualmente un esposto.
Daniela Pasini fa una riflessione su come fare per difendere questo territorio. Probabilmente un modo potrebbe essere quello di avere turisti tutto l’anno(perché qui praticamente ci sono solo 2 mesi invernali, il clima ci aiuta!) . Ciò porterebbe ricchezza ai vari comuni, e non si sentirebbero costretti a svenderlo. Dobbiamo inventare formule efficaci per raggiungere questo scopo .
Approvazione Bilancio: Pasini illustra poi il bilancio. Questo è il primo anno che il coordinamento ha presentato al Cesvot un progetto di CNV (comunicazione empatica, periodo novembre-dicembre 2012 che ha visto la partecipazione di una ventina di persone) .Il progetto “Giraffa” è stato approvato ed ha ottenuto un contributo di E 700 che non ha coperto completamente le spese. Il resto è stato sostenuto con donazioni volontarie da parte di Meschinelli, Pasini Croxatto. Altre donazioni volontarie (Pasini Meschinelli) sono state necessarie per l’assicurazione dell’associazione , requisito necessario per poter essere riconosciuti aderenti al Cesvot. Le entrate sono state uguali alle uscite, per cui il bilancio è zero. Il bilancio è stato mostrato ed approvato all’unanimità.
La seduta è stata tolta alle ore 20.30
La segretaria Daniela Pasini Il Presidente Lamberto Meschinelli
foto al link 17-07-013: l'assembea di tutte le associazioni ambientaliste