Rpa-Donati: "Morte annunciata del sistema parlamentare e nessuno ne parla"

"Lettera aperta alla Stampa, alla Politica e alle Istituzioni"

Davide Lesti
20/04/2016
Attualità
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GROSSETO - "Mentre si consumano pizze margherita, si annunciano propositi e tempi certi per la loro realizzazione o si invita a celebrare il 25 aprile sottolineando con grande enfasi il suo valore storico e morale, passa in silenzio l'approvazione di una riforma costituzionale che cancella quel valore di rappresentanza popolare e di democrazia che nasce proprio da quel 25 aprile 1945.

E' incredibile come di fronte ad un confuso pasticcio istituzionale pieno di pericoli, si affronti una campagna elettorale senza ricordare il fatto che quel patto che sorregge la vita politica e sociale del nostro paese, che ha dato vita alla nostra Repubblica democratica,  è stato completamente stravolto nei suoi principi fondanti.

 Era prevedibile, e per questo è un’anomalia, che una riforma costituzionale non potesse essere portata avanti da un organo esecutivo che ha solo l'interesse a modellarne il testo e i suoi contenuti secondo le proprie convenienze politiche. Infatti da questo testo approvato si delinea la figura di un Presidente del Consiglio che avrà il dominio incontrastato; gli Organi di garanzia ( Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale, C.S.M.) saranno subalterni e le autonomie locali saranno sempre più ridotte. Tutto ciò in contrasto con il concetto di rappresentanza popolare e quindi con la natura democratica sancita dalla nostra Repubblica.

La demagogica discussione sul bicameralismo perfetto, l'abolizione del quale pare aver ispirato questa riforma, insieme all'altra considerazione demagogica e strumentale sulla riduzione dei costi del Senato, sottintende un semplice principio: la eliminazione di fatto del sistema parlamentare.

 Infatti il Parlamento, espressione della volontà popolare con il compito di controllo e di indirizzo per l'esecutivo,  progressivamente  eliminerà la sua effettiva influenza.

 

Allora se di storia dobbiamo parlare, parliamone ma per capire se ciò che viene affrontato in questa campagna elettorale ha un senso, se risponde, pur nella logica amministrativa, a quel messaggio del 25 aprile 1945 oppure se si conoscono solo frasi imparate a memoria dette per sola convenienza politica. In verità allo studente che impara a memoria la lezione e non capisce, si da quattro."

 

Francesco Donati 

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