Autostrada Tirrenica: il no di Legambiente in 5 punti

Martedì 20 dicembre assemblea pubblica a Rispescia

Davide Lesti
19/12/2016
Attualità
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GROSSETO - Legambiente ha riassunto in 5 punti le principali cause che rendono il progetto autostradale un gravissimo danno per il territorio e la popolazione della provincia di Grosseto. Martedì 20 dicembre, alle ore 15,30, si terrà all’Enaoli di Rispescia nella sede di Legambiente l’assemblea pubblica alla quale saranno illustrati tramite video e proiezioni i risvolti negativi che l’autostrada avrà per i cittadini. 

 

All’assemblea pubblica parteciperanno Edoardo Zanchinivicepresidente nazionale e responsabile Infrastrutture Legambiente, Angelo Gentili della segreteria nazionale di Legambiente, oltre agli amministratori locali, i consiglieri, il Parco della Maremma, le associazioni e le imprese locali.

 

 

Autostrada Tirrenica: siamo contrari perché…

  1. Impatto ambientale e paesaggistico 

Non tiene conto di importanti aree naturali come il Parco della Maremma, la laguna di Orbetello e il lago di Burano.

 

  1. Pedaggio elevato e isolamento della Maremma

Obbliga i residenti al pagamento di un pedaggio molto elevato. La viabilità alternativa è del tutto inadeguata, generando disservizi e isolamento con sovraccarico del traffico nella città di Grosseto.

 

  1. Rischio idrogeologico

Sottovaluta le criticità dell’area dell’Albegna dal punto di vista idrogeologico.

 

  1. Blocco dello sviluppo economico

È in contrasto con lo sviluppo economico della Maremma, basato su ambiente, turismo e agricoltura di qualità.

 

  1. Adeguamento dell’Aurelia come unica soluzione possibile

L’adeguamento dell’Aurelia è la soluzione più economica, meno impattante e più veloce da realizzare. Una superstrada a 4 corsie garantirebbe, poi, un adeguato asse stradale tirrenico.

 

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