GROSSETO - Un libro fotografico che racconta la Maremma per immagini. Centotrenta foto, centotrenta splendidi scorci della nostra terra. E' “I colori della Maremma”, il libro di Alessandro Baglioni edito da Innocenti che sarà presentato venerdì 29 settembre alle 18 all'Hotel Airone in via Senese 35 a Grosseto. Un'iniziativa che Fondazione Atlante per la Maremma ha voluto sostenere. «Questo libro è nato per caso – dice Alessandro Baglioni, per 16 anni comandante del Corpo forestale a Grosseto –. Io sono anche pittore, avevo già pubblicato con Innocenti e l'editore mi ha chiesto se avessi delle foto: gliene ho mostrata qualcuna, sono piaciute e abbiamo deciso di farne un libro un po' diverso dal solito. Non volevamo raffigurare la Maremma con il solito buttero in bianco e nero, immagine peraltro suggestiva, ma rappresentare la gioiosità che regala questa terra». E così è nato “I colori della Maremma”. «I 130 scatti del libro – spiega Baglioni – rappresentano tutti soggetti legati al territorio: i tramonti, tanti paesi importanti della provincia, la fauna, i colori dei campi maremmani, i gerani di luglio, i papaveri di maggio. Insomma, l'esaltazione dei colori di questa terra. E le foto sono state quasi tutte scattate con il cellulare: non ho una macchina fotografica professionale. E' proprio questo il messaggio che voglio lanciare con il libro: l'autore può essere chiunque, ciò che serve è l'amore per la Maremma». Alla presentazione interverranno, oltre all'autore, Giovanni Lamioni, l'editore Stefano Innocenti e Paolo Pisani. Nell'occasione saranno esposti anche cinque dipinti di Alessandro Baglioni. Al termine, per tutti, un aperitivo con prodotti tipici maremmani. «L'iniziativa di Alessandro Baglioni e dell'editore Innocenti ha subito trovato il nostro convinto sostegno – dice Viola Lamioni, presidente di Fondazione Atlante per la Maremma – e siamo particolarmente orgogliosi di presentare questo libro, perché rappresenta alla perfezione ciò in cui crediamo. La Maremma non deve restare ancorata a figure e stereotipi che rappresentano il passato, ma aprirsi al nuovo: anche l'immagine è importante, e noi vogliamo una Maremma viva e piena di colori. Anche così si può contribuire alla promozione della nostra terra».