SISTRI al via con sanzioni soft, tanto paga Pantalone

Richiesta la sospensione delle sanzioni per errori formali in ambito SISTRI: linea morbida anche per illeciti colposi di chi tratta rifiuti pericolosi.

Libera Associazione Imprenditori Grosseto
27/09/2013
Associazioni
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Dopo anni di polemiche e proroghe il SISTRI si presenta al nastro di partenza, il via ufficiale il primo ottobre, ma non senza timori, dubbi e difficoltà per imprese e operatori che trattano rifiuti pericolosi. Consapevoli delle problematiche che presenta il sistema di tracciabilità,alcune associazioni di Imprese hanno chiesto al Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando una sospensione delle sanzioni “per errori di tipo formale”, finchè non sarà testato il funzionamento del SISTRI, giudicato “un progetto non coerente con la realtà, con scelte tecnologiche e di apparecchiature non standard, con gravi carenze di coordinamento tra la componente normativa e la realizzazione informatica”.

Per quanto riguarda le violazioni, il Governo sembra tuttavia propenso a limitarsi ad un approccio soft, stabilendo pene più lievi in caso di illeciti colposi non ripetuti nel tempo. Sul fronte delle sanzioni quoindi il Ministero si è dimostrato disponibile ad «ampliare ulteriormente, in sede di emendamenti al Decreto Legge 101/2013, la soglia di non punibilità purché si tratti di illeciti colposi», secondo quanto rivelato dal sottosegretario all’Ambiente, Marco Flavio Cirillo in Commissione alla Camera. Eventuali proroghe dell’ultim’ora sono da escludere, così come le «deroghe alla punibilità di illeciti dolosi: eventuali ammorbidimenti in tal senso non possono essere consentiti».


I problemi strutturali rilevati dagli operatori e dalle loro associazioni sul SISTRI sono gli stessi di sempre: interoperabilità mai collaudata, simulazioni in ambiente di test non idoneo, USB e Black Box non consegnati o non funzionanti. Per non parlare poi di una necessaria semplificazione delle procedure per quanto concerne il monitoraggio dei mezzi di trasporto, la gestione dei documenti e la tracciabilità dei rifiuti attraverso una banca dati alimentata dalle imprese “secondo un tracciato standard e condiviso”. Quantomeno, le aziende soggette al SISTRI chiedono al Governo di definire linee guida condivise per sopperire alla mancanza di formazione degli operatori, vista la disponibilità tardiva della documentazione a corredo.

A nulla valgono soluzioni miste, scaglioni sanzioni alleggerite, o altro, confermano i dubbi del sistema anche da parte di chi il SISTRI lo vuole affermare come sistema innovativo. Vedremo come la sua applicazione pratica si tradurrà in operatività, ma di sicuro, un sistema difficile e complesso da applicare, comprese le eventuali sanzioni, andrà a ricadere sul costo finale dei beni e dei servizi, insomma, "paga sempre Pantalone".

 

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