Aumentare le accise sugli alcolici per finanziare le immissioni in ruolo nella scuola. Per sostenere il piano triennale previsto dal Decreto istruzione non subiranno aumenti soltanto i liquori. Ma anche le birre. E AssoBirra non ci sta.
Secondo il presidente Alberto Frausin, il settore sarebbe già indebolito da un discreto calo di venditori. “Le nostra azienda – ha dichiarato alla stampa – sanno che settori come l’istruzione e la cultura hanno bisogno di investimenti, ma già oggi, su 1 euro di birra, 37 centesimi sono destinati al Fisco. Il decreto istruzione rischia di mettere in ginocchio 500 aziende che danno lavoro a 4.700 persone. Dalle nostre stime l’aumento dell’accisa causerebbe un calo dei consumi fino al 6%, un dato che potrebbe avere ripercussioni anche sulle possibilità occupazionali del settore”.
L’associazione, prendendo spunto dall’Olanda e dal Regno Unito, sta già lanciando una campagna di mobilitazione per coinvolgere 35 milioni di consumatori e presentare una petizione a governo e parlamento.