Attacco da lupi e predatori: Ennesime stragi di pecore e agnelli

Luigi Galimberti
06/05/2013
Attualità
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Grosseto: “Gli allevatori non ne possono più di queste stragi, ci siamo rotti!”: questo è il grido di disperazione espresso dal Presidente della Cia, Enrico Rabazzi, di fronte allo scenario a dir poco raccapricciante che gli si è presentato alla vista dell’allevamento visitato in prima mattinata dell’azienda Zambernardi Mauro in loc. Ottava Zona vicino Istia d’Ombrone, di seguito alla denuncia del proprio associato.

Nella nottata si è compiuta l’ennesima strage da parte di lupi e predatori, provocando la perdita di tre pecore e due agnellini, riducendo altri tre capi in fin di vita e a ora all’appello mancano ancora sette capi del branco. Solo due mesi fa lo stesso allevatore aveva avuto un altro attacco, subendo la perdita di ben quarantanove capi, che si erano gettati nel burrone inseguiti dai predatori.
“Pensate se la mattina svegliandovi trovaste la vostra nuova auto rigata, ammaccata o con un faro rotto e, via via tutti i giorni un danno – ha affermato il Presidente – come vi sentireste? E pensate allo strazio che può provare un allevatore che ogni accudisce con cura il gregge, nello svegliarsi di prima mattina e trovare i propri animali sgozzati o con la lana intrisa di sangue.
Gli allevatori stanno già lavorando in emergenza, vista la dura vita fatta di sacrifici non ricompensati dalle entrate ben inferiori alle spese sostenute – continua Rabazzi – un’azienda come lo Zambernardi che sta cercando con mille sforzi di accorciare la filiera, con il caseificio aziendale, ma che continuamente deve subire perdite di capi, con la conseguenza anche dello stress che subisce l’animale in termini di produzione di latte”.
E ancora nel corso della mattina la segnalazione di un altro allevatore socio della Confederazione, Valeria Bruni, membro di Direzione Cia, con l’azienda sita in loc. Guinzoni comune di Manciano, che nell’attacco subito nella notte conta la perdita di sette capi: anche per lei si tratta dell’ennesimo danno registrato in pochi mesi.
E dal servizio Asl giungono altre segnalazioni d’aziende nel territorio maremmano che nella nottata scorsa hanno avuto visite da predatori o lupi.
“Dove sono quegli animalisti che tanto difendono gli animali, quando ci sono questi attacchi? Saremo costretti a farci giustizia da soli? – conclude il Presidente della Confederazione italiana agricoltori - E’ vero e proprio stato di emergenza per gli allevatori per i danni subiti: va ricercata una soluzione al problema e i lupi e predatori eliminati”.

 

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