GROSSETO - Un caso che continua a far discutere: la gestione delle farmacie, nella città di Grosseto, continua a tener banco e il Movimento cinque Stelle interviene per sottolineare alcuni punti. "Un bene della Comunità grossetana, non del Comune come vuol far credere la giunta Bonifazi.
Con la decisione del Tar di rinviare al 20 dicembre la discussione sul merito dell’ammissibilità referendaria, subordinandola in un certo qual modo al parere dei saggi, il M5S, artefice del ricorso, ha dimostrato, ancora una volta, come l’organo comunale, nel suo complesso considerato, sia addirittura alieno rispetto ai danni che una sua decisione possa arrecare al bene sociale, al bene comunitario.
Il danno derivato dalla vendita all’asta delle farmacie non riguarda il Comune, ma tutta la Comunità. E la Comunità è composta da tutti i cittadini indipendentemente dalla loro appartenenza partitica. Ed i cittadini non ragionano sulla mera contabilità, utilizzata strumentalmente anche per favorire interessi di parte, ma ragionano sul futuro perché il futuro riguarda i loro figli. Come fa allora il cittadino a fidarsi di questa amministrazione? E se non si fanno gli interessi della collettività quali interessi si coltivano? E se c’è uno strumento che permette alla cittadinanza di pronunciarsi su di un problema che la riguarda perché vietarglielo? E perché vietarlo in maniera così ostinata ricorrendo a stupidi formalismi? Perché tutta questa fretta di vendere? Chi si deve realmente accontentare? Come fa il cittadino a non pensare che l’amministrazione non si comporti così in altri casi?
Ecco, quindi, che l’amministrazione comunale diventa un ostacolo per la Comunità, un ostacolo che si nasconde dietro la burocrazia, dietro spicciole e ridicole sovrapposizioni formali, dietro poteri non palesi, dietro compromessi inconfessabili, dietro quel potere grigio del potentato finanziario che ha ampiamente dimostrato che vuole continuare a fagocitare danaro sonante.
Allora è necessario, anzi indispensabile andare oltre….. oltre l’ostacolo del malaffare continuo. L’ostacolo blocca, arresta il cammino. Con l’ostacolo non si può discutere, le discussioni rimangono aride: l’ostacolo si deve superare tanto più perché chi artatamente lo mette si nasconde in quanto deve garantirsi l’impunità.
La battaglia che così decisamente il M5S sta portando avanti si inquadra in questa strategia, in una strategia mirabilmente orientata da Beppe Grillo. Una strategia che, anche sul piano locale, vuole evitare qualsiasi compromesso e che vuole puntare decisamente al sociale, unicamente al bene del cittadino, al bene della Comunità perché solo così si può evitare il baratro-ostacolo scavato dai partiti".