Fare Grosseto: "La città dovrebbe puntare sul turismo sportivo"

"Una miniera per l'economia grossetana, ma ancora poco esplorata"

03/02/2014
Attualità
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GROSSETO - Sono positivi i risultati del comparto turistico in Maremma per il 2013, in controtendenza rispetto alla media regionale. E' quanto è emerso dalle stime della Provincia di Grosseto, anche se gli agriturismi del parco della Maremma abbiano profondamente criticato questi dati, dichiarando di aver staccato 7mila biglietti in men al 2012.

“Siamo contenti se davvero il settore ha retto alla crisi – commentano da Fare Grosseto – e condividiamo quanto dichiarato dagli amministratori cioè crediamo che sia necessario migliorare sul territorio l'offerta ed i servizi delle strutture ricettive, però siamo convinti che occorra fare di più. Si può lavorare, in primis, nel promuovere il turismo sportivo. Si tratta di un terreno ancora poco esplorato e molto fertile, almeno a giudicare dai risultati più che positivi raccolti da quelle zone, nel nostro Paese, che vi investono risorse economiche, ma soprattutto organizzative”.
Come fa notare il movimento, “il turismo sportivo è particolarmente forte, ad esempio, in Trentino con gli sport invernali, così come nel periodo estivo si propongono attività, come trekking e mountain bike, che non richiedono un'impiantistica complessa e infrastrutture pesanti, ma semplicemente capacità organizzativa. L'Emilia Romagna, invece, è leader nel settore degli sport acquatici praticati non solo in mare, ma anche in strutture realizzate ad hoc, come i i beach game organizzati sia a livello amatoriale dagli stabilimenti balneari, sia realizzati dall'Azienda di promozione turistica regionale tra luglio e agosto”.
Con l' espressione turismo sportivo si definiscono l'insieme dei viaggi, che prevedono almeno una notte di pernottamento, effettuati per praticare uno sport o per assistere a un evento sportivo.
Nel primo caso si parla di turismo sportivo attivo, mentre nel secondo si tratta di un tipo di turismo passivo che abbraccia molteplici attività: si può viaggiare per seguire l'allenamento della propria squadra del cuore oppure per assistere a un grande evento sportivo o, ancora, per accompagnare un proprio figlio a una gara.
“Quest'ultima motivazione rappresenta un motore importante per l'economia turistica, perché è un'intera famiglia a viaggiare e, quindi, a spendere. Bisogna riflettere su alcuni aspetti – dicono ancora da Fare Grosseto - Gli sport che inducono a viaggiare sono, prima di tutto, le discipline montane, con il 28 per cento dei viaggi sportivi totali, al secondo posto gli sport acquatici (22,9 per cento) dove la Maremma si potrebbe distinguere davvero, ed il calcio, in terza posizione di questa ipotetica classifica, con l'11 per cento.
“Dobbiamo quindi sfruttare questa possibilità – concludono da Fare Grosseto – la Maremma è terra vocata a tutti gli sport, avendo mare, collina, pianura e montagna, avendo campi di calcio e di golf, percorsi di trekking e mountain bike straordinari. Organizzare eventi in bassa stagione, oltretutto senza grandi investimenti infrastrutturali che rischierebbero poi di non generare il ritorno economico desiderato, non può che essere una soluzione per allungare la stagione turistica, con beneficio per tutti. Il nostro invito va, prima di tutto, alle società e alle associazioni sportive”.

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