GROSSETO – Dopo il tracollo del Consorzio Etruria, nasce il Comitato promissari acquirenti Peep via de’ Barberi. “Si è parlato molto, sulla stampa e sulle televisioni locali, delle vicende che hanno portato alla richiesta di concordato preventivo del Consorzio Etruria e sui risvolti, anche giudiziari, che hanno colpito alcuni vertici della società cooperativa. Ma – precisano dal comitato - non si è mai parlato dei drammi personali causati da queste vicende, che hanno colpito coloro che desideravano comprare una prima casa di edilizia economica e popolare e che rischiano oggi di perdere il denaro versato anticipatamente.
Al danno si aggiunge infatti la beffa dell'inefficacia di un decreto legislativo, il 122/2005, vanificato dalle modifiche delle leggi sul concordato preventivo. Nato per tutelare gli acquirenti in caso di fallimento o anche di ricorso al concordato preventivo, obbliga le imprese costruttrici a stipulare polizze fideiussorie le cui escussioni, impugnate dalle compagnie di assicurazioni, vengono rigettate dal Tribunale di Grosseto per vuoti normativi e giuridici che, di fatto, giungono a sopraffare lo spirito stesso della legge, concepita appunto per salvaguardare gli interessi dei compratori.
Il termine “dramma” utilizzato nel comunicato – prosegue il comitato - non è casuale. Tra i promissari acquirenti vi sono casi di esodati che, vendendo le proprie case di relativo maggior valore, contavano di arrivare alla pensione con i soldi della differenza della casa Peep, e che non potendo rientrare in possesso della somme versate, per potere andare avanti, si ritrovano con la prospettiva di dover rivendere come nuda proprietà la casa comprata per ripiego in altra zona. O i genitori che hanno versato gli anticipi per dare una casa ai propri figli, o addirittura i casi di giovani coppie con figli che si ritrovano costretti a tornare dai genitori perché non possono permettersi di pagare l'affitto. E altri casi ancora.
Il termine “dramma” utilizzato nel comunicato – prosegue il comitato - non è casuale. Tra i promissari acquirenti vi sono casi di esodati che, vendendo le proprie case di relativo maggior valore, contavano di arrivare alla pensione con i soldi della differenza della casa Peep, e che non potendo rientrare in possesso della somme versate, per potere andare avanti, si ritrovano con la prospettiva di dover rivendere come nuda proprietà la casa comprata per ripiego in altra zona. O i genitori che hanno versato gli anticipi per dare una casa ai propri figli, o addirittura i casi di giovani coppie con figli che si ritrovano costretti a tornare dai genitori perché non possono permettersi di pagare l'affitto. E altri casi ancora.
Con questo comunicato invitiamo ad aderire al nostro comitato tutte quelle persone che, nelle questioni di aree Peep, hanno avuto problemi simili ai nostri, al fine di intraprendere azioni di ogni tipo, anche legali, con lo scopo di riscuotere i crediti da noi vantati nei confronti di Unipol (società emittente la polizza fideiussoria obbligatoria per legge) e Consorzio Etruria, a seguito della mancata consegna dell’immobile nei termini previsti.
Per contattare il comitato - conclude il gruppo - è possibile - utilizzare il seguente indirizzo di posta elettronica: comitatopeepbarberi@gmail.com".