Grosseto: L’opera di ieri sera, ad Orbetello, è riuscita a rappresentare davvero l’anima del mondo, ovvero l’uomo con la sua opera, si perché compone “l’anima del mondo”, solo l’uomo che “lavora”e non lavora solo per se, ma per la sua comunità.
Dal punto di vista artistico uno spettacolo impressionante, location fantastica, meteo ideale, hanno reso tutto il concerto una esperienza unica ed indimenticabile.
Partendo dalle parole emozionate ed emozionanti, del Sindaco Paffetti, tra l’altro emozione condivisa dal pubblico che la stava ascoltando, l’evento è stato voluto per non dimenticare, per ringraziare, per cercare di aiutare la popolazione di Albinia colpita della alluvione, per non far spengere l’attenzione affinché vengano messe in atto una serie di azioni atte a ripristinare il prima possibile lo stato originale della cose.
Nelle parole poi di Carmen Fernandez tutta la forza dello spirito che ha spinto il post alluvione.
La Fernandez ed il Maestro Fabi con questa opera donata alla città è come se avessero contribuito a mettere la colonna sonora al “film del Alluvione”, la alluvione, la tragedia, il post alluvione, i drammi, la rabbia, paura e poi la forza della reazione, solidarietà, se venissero immaginate con una grande colossal, mancavano di colonna sonora.
Nei ritmi e nelle melodie, nelle pieghe di tutta l’opera è stato facile intuire ed immaginare centinaia di persone al lavoro, per la ricostruzione. Nei primi minuti dell’opera il tintinnio degli strumenti sembrava rappresentare il cadere della pioggia, per poi diventare temporale e alluvione, con lo scorrere scrosciante e impetuoso dell’acqua che tutto porta via con se… ma poi inizia il ritmo, la cadenza, un lavoro, dapprima disordinato ma subito dopo, ordinato ed incessante.
Emozione che sale quando le voci degli uomini e donne che compongono i cori sul palco hanno dato quella impronta di umanità a tutta l’opera, allora si che si è percepita l’Anima Mundi, l’uomo con la sua opera, tante persone, grida, ordini, pianti e lamenti, ma soprattutto incitazione al lavoro.
Le voci potenti di Nada, Alberto Fortis e Matteo Becucci come se rappresentassero la reazione dell’uomo alla disgrazia, gridare, per cacciare il male, cantare per esorcizzare la paura.
Non c’era un modo migliore di quello che è andato in scena sul palco davanti al Duomo ad Orbetello di rappresentare la realtà, lo spettacolo non è stato astratto, lontano dal vero, ha solo fotografato, rappresentato in musica quello che è successo prima, durante e dopo l’evento tragico.
Ricordiamo letteralmente che: “ L’opera - composta da Claudio Fabi su testi di Carmen Fernández - nasce per promuovere in questo millennio un nuovo umanesimo, fondato sui valori della fratellanza, della solidarietà, sul rispetto alla diversità, l’esaltazione della cultura e della bellezza, elementi di rigenerazione personale e collettiva".
Ebbene questo non solo è stato raggiunto come obiettivo, è diventato e sempre più lo sarà, guida e stile di vita.
È bastato rivolgere lo sguardo fuori della scena principale, al di là del palco, dietro, sotto e soprattutto dopo la fine del concerto per notare decine di ragazzi e ragazze, che febbrilmente lavorano da mesi, ma che ieri hanno dato tutto senza nessuna riserva per la realizzazione del concerto.
Valori come umiltà, abnegazione, spirito di fratellanza collaborazione e solidarietà, quei ragazzi sono l’Anima Mundi che tanto la Fernandez ha voluto mettere il parole e Fabi in musica, per loro, accogliere persone, sistemare sedie, acqua o fango non importa, tutti uniti per il raggiungimento dell’obiettivo comune.
Questi ragazzi sono il presente, tutti questi ragazzi che fanno volontariato, sono il nostro futuro, guardare a questi ragazzi come la ricchezza di questa terrà su cui edificare un futuro dalle basi solide.
Bellissime le performance di tutti, come non citare Niccolò Fabi, Rossana Casale, Nada, Alberto Fortis e Matteo Becucci, Roberto Angelini, Veronica Visconti, l’Orchestra Città di Grosseto, la Corale Puccini di Grosseto, i coristi della Costa d’Argento e solisti tra i quali Andrea Flaminio, Fabio Andrenacci, Alessandro Benedettelli, Simone Salvatore.