Grosseto: Il nostro gruppo, La Rinascita di Scarlino, aveva già espresso i propri malumori in merito alla impalpabilità dell’azione della giunta e delle forze che la sostengono sulle tematiche e sui problemi connessi all’ambiente.
Prendiamo rabbiosamente atto della drammaticità della situazione che si è creata con la benevola indifferenza di una maggioranza dormiente e inetta.
Oramai il danno è già stato fatto oltre misura. Un danno attuale, con le fughe di turisti, che proietterà nel tempo un’immagine turistica della nostra area decisamente poco seducente. Tutto questo in alta, altissima stagione. E’ il prezzo più alto per le innumerevoli inadeguatezze e per una resa alle altrui volontà con il comune soccombente.
In fondo è stata la ricorrente scelta di adagiarsi sulla prima spiegazione di comodo, fantasiosamente avallabile, a condurre a quanto è stato visto nella giornata di Domenica.
Riteniamo che il comune di Scarlino si sia colpevolmente rassegnato ad una patologica assenza di risposte di fronte agli eventi che hanno pregiudicato l’equilibrio del nostro ambiente.
Senza troppa fiducia nell’ente ci auguriamo che per una volta, arrivino delle risposte finalmente serie su quanto occorso anche se resta il timore che, dopo la reazione rabbiosa iniziale, in via Martiri d’Istia 1 ci si limiti ad attendere che cessino gli echi, le critiche e le denunce. E che in fondo ci si aspetti che solo questo succube silenzio sia la soluzione.
La benevola indifferenza verso la scelta di far ripartire l’impianto di incenerimento, peraltro in alta stagione, è un altro, a nostro avviso, segnale di demenziale vigliaccheria. Noi siamo contrari alla presenza dell’impianto, ma, in ogni caso, era realmente opportuno che ripartisse a inizio Agosto?
Rammentiamo che in concomitanza con la fase di avvio di impianto già nel passato Dicembre si era verificato un analogo problema nel canale Solmine. Senza dar nulla di scontato e senza puntar il dito contro nessuno, il ripresentarsi di un episodio del genere in fase di riavvio rende a dir poco perplessi. Non di meno è sembrato prematuramente sospetta la scelta delle amministrazioni di “scagionare” Scarlino Energia, la quale ha comunque responsabilità dirette sul trattamento delle acque dal disastro occorso.
Da quest’amministrazione non ci aspettiamo più nulla. È dagli Scarlinesi che ci aspettiamo qualcosa. Ci aspettiamo che alla prossima scadenza amministrativa li mandino via! Sollecitiamo tutte le istituzioni: comune, provincia, e magistratura, affinché siano individuate le responsabilità di tali disastri.
Chiediamo infine che venga corrisposto un indennizzo per il danno ambientale causato, da tutti gli enti o società che utilizzano il canale Solmine.
Attendiamo di conoscere, con urgenza, il risultato delle analisi eseguite.
La Rinascita di Scarlino
Scarlino, 08/08/2013
