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Arriva ad Arezzo “sms allert”, un servizio per attivare in tempo reale chi sa usare un defibrillatore

Redazione
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Grosseto: Quella di Arezzo sarà la prima centrale del 118 in Italia e la seconda in Europa ad attivare il sistema di “sms allert” per interventi rapidi con il Dae, il defibrillatore semiautomatico.Da fine settembre gli oltre tremila “laici” (cioè cittadini non sanitari di professione) che hanno partecipato ai corsi di utilizzo dei defibrillatori, riceveranno un sms di allerta se nella loro zona per una persona è stato richiesto aiuto per un arresto cardiocircolatorio. Così quel cittadino “formato”, potrà essere utile con un primo soccorso e per utilizzare il defibrillatore prima che arrivino i soccorsi strutturati, cioè l’ambulanza o l’automedica.
La Asl di Arezzo parte sulla spinta congiunta della centrale 118 e della Fondazione Cesalpino, che da anni lavorano (assieme ad altre unità operative) ad “Arezzo cuore”, progetto che mira ad aumentare la sicurezza di interventi qualificati in presenza di arresti cardiaci. Una patologia grave, che colpisce nella nostra provincia una media di 350 persone all’anno. Ormai è noto che se non si interviene nei primi cinque minuti, si avranno poi gravissime conseguenze sulla salute, e se si attenderanno oltre dieci minuti è quasi certa la morte.
Da quando è iniziata la politica dei defibrillatori diffusi sul territorio, si è passati da un 3 per cento di persone salvate ogni anno al 14 per cento dell’anno scorso. Fino a cinque anni fa si salvavano al massimo 10 persone all’anno. Adesso siamo a quota cinquanta. Un successo importante, ma questa è una area in cui c’è ancora molto da fare. Lugano, con una diffusione capillare di defibrillatori e una preparazione forte dei cittadini al loro utilizzo, è arrivata a salvare il 60% dei soggetti colpiti da arresto cardiaco.
Attualmente in provincia di Arezzo sono attivi 220 defibrillatori, ma non passa settimana che altri apparati siano istallati ed altre persone siano preparate con appositi corsi.
“Bisogna fare di più, sempre, stimolando aziende pubbliche e private, ma anche associazioni e comunità ad attrezzarsi” – ha insistito Luigi Vignaroli, presidente della Fondazione Cesalpino.
Il nuovo servizio ha uno sponsor che si è impegnato a coprire le spese per gli impianti, Marino Mercato: “Siamo tra i soci sostenitori della Fondazione Cesalpino fino dai suoi primi passi – ha detto in rappresentanza dell’Azienda Enrico Franceschi – e crediamo fermamente nella necessità di collaborare perchè sempre più cittadini siano messi in sicurezza. Oltre a finanziare il progetto, noi istalleremo defibrillatori in tutti i punti vendita anche a tutela delle miglia di cittadini che ogni giorno vi transitano e faremo corsi per insegnare il loro uso, non solo ai dipendenti, ma anche a tutti coloro che vorranno partecipare”.
Il servizio di sms Allert sarà gestito dalla centrale seguendo una logica zonale.
“Se il 118 riceve una chiamata per un sospetto arresto cardiocircolatorio in piazza Guido Monaco – ha spiegato Massimo Mandò, direttore della entrale – mentre parte l’automedica, un sms raggiungerà qu-+ei cittadini che hanno seguito il corso nella zona di Arezzo, nel quale sarà indicato il defibrillatore più vicino e il luogo esatto dove la persone ha bisogno di aiuto. Nessun obbligo di intervenire, ma un invito a mettere a frutto ciò che hanno imparato e la possibilità di dare una speranza di vita ad un altro cittadino. Ho fatto l’esempio di Arezzo – ha sottolineato Mandò – ma pensate quanto questo servizio sia ancor più utile nelle zone periferiche, montane, lontane dalle postazioni di ambulanza: in quei casi i nostri mezzi rischiano sempre di arrivare tardi mentre sul posto qualcuno può accorrere prendendo il defibrillatore magari collocato nel circolo del paese o nella piazzetta e dare soccorso”.

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