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Federazione Sindacati Indipendenti, sulla situazione della Sanità Toscana

Redazione
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Grosseto: I tragici fatti che hanno investito il Servizio Sanitario Regionale Toscano in queste ultime settimane, impongono una riflessione da parte di tutti gli attori del sistema. Alla luce di tante parole , di frasi fatte di discorsi politici rimangono i fatti ed i fatti sono questi :
Il Servizio Sanitario Regionale Toscano che si prefigurava come uno dei migliori a livello Nazionale ha iniziato il suo declino in questi ultimi anni, con la riorganizzazione dello stesso attraverso la Legge Regionale 40 del 2005, che prevedeva la nascita delle Aree Vaste e la creazioni di enti quali ESTAV e Società della Salute . Le risorse
impiegate in questi progetti, voluti fortemente dall’allora Assessore Regionale E. Rossi attuale Governatore della Regione , sono state molte, ma hanno prodotto soltanto un Moltiplicarsi di Dirigenti un sovrapporsi di competenze di uffici e servizi uno spreco di risorse a discapito della vera SANITA e dei malati ! 


Il personale infermieristico , Oss, Amministrativo, Tecnico ecc.. si è trovato coinvolto in una riorganizzazione,  volta solo a trovare la maniera di salvare e forse nascondere i reali conti della Sanità Toscana oramai al collasso economico dopo i fatti di Massa e di altri Enti Sanitari.

Tagli di posti letto ,accorpamenti di diverse specializzazioni , riduzione di personale , una organizzazione che adesso inizia a dare i segni di un cedimento annunciato. Annunciato da tutti financhè dalla nostra Sigla Sindacale che già a suo tempo aveva propositivamente fatto presente che occorreva rivedere la “ Riorganizzazione “ cosi come era stata prevista, per scongiurare errori o mancanze , che potevano risultare fatali. Nulla avremmo detto se dal 2005 ad oggi , questi cambiamenti avessero prodotto dei miglioramenti in sanità , al contrario abbiamo assistito ad un peggioramento dei servizi , della qualità della nostra offerta sanitaria, di una sofferenza lavorativa del personale coinvolto , di un aumento dei ticket smisurato, di un allungamento delle liste di attesa e di lunghi pellegrinaggi dei cittadini verso la sperata e idonea struttura ad assisterli.

Adesso le uniche parole che sentiamo sono “ CHI HA SBAGLIATO PAGHERA’ “ . 

Bene ! pagheranno gli infermieri costretti a turni massacranti, a rientri su rientri per ovviare a carenze o disorganizzazione di personale oramai croniche con stipendi bloccati da anni che non aumentano, al contrario aumentano le loro competenze e responsabilità ; pagheranno i medici sottoposti a continui tagli di personale e alle prese con una organizzazione oramai deficitaria sotto tutti i punti di vista ed infine pagheranno i cittadini che si troveranno a dover combattere con una Sanità sempre meno efficiente , sempre meno Pubblica e sempre piu’  PRIVATA e OPPORTUNISTA.

Forse solo quando accadono eventi come quelli apparsi sulla stampa, ci rendiamo conto cosa significa lavorare con tranquillità, lavorare con organici non risicati, lavorare in situazioni di sicurezza . Solo allora comprendiamo come è importante il ruolo di ogni dipendente, di ogni operatore in Sanità. Purtroppo non pagherà mai chi di questa Sanità è Responsabile , chi ci ha condotto fin qui e non ha intenzione di invertire la rotta di una nave che si dirige giorno dopo giorno verso gli scogli .
La F.S.I. (Federazione Sindacati Indipendenti) non rimarrà inerme di fronte a questo scempio. Con spirito propositivo ci siamo sempre messi al servizio di tutti per cercare di migliorare il sistema anche con piccoli suggerimenti che avrebbero potuto, anche in questi ultimi eventi, risultare importanti.
Vedi in nostri interventi per far si’che sulle sacche da trasfondere fosse riportato il nome e cognome del paziente ricevente o come quando proponemmo che ogni automedica avesse in dotazione due defibrillatori , in maniera tale da non scendere mai dal mezzo ALMENO un apparecchio. 
Piccoli accorgimenti in un mare di inefficienze organizzative , rilevati da quelli che sul campo tutti i giorni si trovano veramente a far fronte alla Sanità reale fatta di dolore, sofferenza e non di discorsi politici dettati solo da teorie scolastiche.
Quindi stringendoci attorno alle famiglie che hanno perso persone a loro care , non ci dimentichiamo di quei dipendenti che stanno attraversando momenti difficili, FSI intraprenderà tutte le strade a noi possibili perché quello che è accaduto non si ripeta e per cambiare le scelte di una politica Regionale che oramai non ha piu’ scusanti.
 

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