Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Contratto Fiume Cornia: un nuovo approccio strategico di gestione

E’ di qualche settimana fa la notizia dell’adesione della Regione Toscana alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume

Condividi su:

PIOMBINO - E’ di qualche settimana fa la notizia dell’adesione della Regione Toscana alla Carta Nazionale dei Contratti di Fiume promossa dal Tavolo nazionale dei Contratti di fiume insieme all'Autorità di Bacino del Po, alla Regione Piemonte e alla Regione Lombardia. Una nuova pagina, quindi, ancora da scrivere ma che già fa intuire l’innovazione e la strategicità di un approccio inclusivo e ampio in materia di riqualificazione e valorizzazione del bene fluviale. Uno strumento che il Consorzio di Bonifica 5 Toscana Costa, come tutti gli altri Consorzi sul territorio, sta studiando e approfondendo, in grado di promuovere ed incentivare una visione unitaria, una gestione condivisa e coerente, una tutela e una valorizzazione più efficace del corso d’acqua che prescinda dai confini convenzionali dei Comuni, delle Provincie e di tutti quei soggetti, pubblici o privati, che sono impegnati nella gestione, tutela e salvaguardia dei bacini idrografici del territorio. “Un progetto pilota che interesserà il Fiume Cornia, uno dei principali corsi d’acqua presente nel nostro reticolo di gestione, dalla sorgente alla foce, e che coinvolgerà i Comuni lungo i quali il Cornia scorre, i parchi e le riserve naturali che lambisce, gli agricoltori e/o imprenditori che agiscono in prossimità del fiume, le associazioni e le libere organizzazioni che si occupano della sua flora e della sua fauna, i cittadini che riconoscono nel corso d’acqua un valore storico ed affettivo. Uno strumento – sottolinea il Presidente Giancarlo Vallesi - che metta in sinergia tutti i soggetti interessati e costruisca un nuovo approccio unitario, strategico, complessivo imprescindibile per poter dare risposte concrete ed efficaci alle criticità e problematiche con le quali sempre più spesso ci troviamo a confrontare”.

Gli ambiziosi obiettivi che il Consorzio 5 Toscana Costa si è prefisso in questo percorso sono molteplici: il riequilibrio quali-quantitativo delle falde, la riqualificazione morfologico-ambientale del fiume, la gestione integrata del rischio idraulico (corsi d’acqua principali e reticolo minore-minuto), l’agricoltura sostenibile e la valorizzazione turistica. “Un volano educativo oltre che gestionale in grado di diffondere e seminare un nuovo atteggiamento nei confronti dei corsi d’acqua più consapevole e responsabile”.

Un progetto peraltro supportato dalla Comunità Europea che riconosce nella qualità dell’acqua uno degli elementi fondamentali per la sicurezza e la qualità della vita dei cittadini (direttive quadro sull’acqua, in particolare 2000/60/EC) e nella partecipazione, nell’informazione dei cittadini e nella loro consultazione, una condizione necessaria per la sostenibilità di un processo decisionale interessante ed innovativo quale è proprio il Contratto di Fiume. “Un processo che abbiamo appena iniziato – dichiara Vallesi – e che crediamo però possa essere un valido strumento da sperimentare e successivamente adottare per la gestione di altri corsi d’acqua che, come il Cornia, rappresentano un patrimonio ambientale e naturalistico, oltre che civico e collettivo”. Il prossimo passo per l’avvio di questo percorso consisterà nell’organizzazione di incontri promossi dal Consorzio per sensibilizzare, coinvolgere ed informare tutti i soggetti interessati in merito a questo progetto.

Condividi su:

Seguici su Facebook