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Corridoio Tirrenico: gli enti locali chiedono un sistema infrastrutturale sicuro e moderno

I ricorsi al Consiglio di Stato della Provincia di Grosseto, del Comune di Orbetello e la posizione del Comune di Capalbio presentati in una conferenza stampa congiunta lunedì 15 dicembre 2014

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GROSSETO - Ricorso della Provincia di Grosseto alla Corte di Cassazione per rivendicare il ruolo degli enti locali nella definizione delle grandi infrastrutture. Dichiarazione di Emilio Bonifazi, presidente della Provincia e sindaco di Grosseto:

"Oggi abbiamo semplicemente voluto dire che siamo stanchi di essere presi in giro. Dal 2008 in poi, quando i progetti erano condivisi dai territori, è successo di tutto. La Sat ci ha presentato innumerevoli ipotesi che dovevano essere finanziate dal privato e che poi chiedevano soldi pubblici. E nel frattempo l'Aurelia continua ad essere caratterizzata da centinaia di incroci a raso, dal passaggio di tutti i tipi di veicoli e da limiti di velocità conseguentemente ridicoli. Insieme ai sindaci di Orbetello e Capalbio, abbiamo chiesto di mettere fine a questo giochino fatto di rimpalli di responsabilità e di progetti irrealizzabili che, in un modo o nell'altro, vanno sempre a ricadere sulle spalle dei cittadini. Se alla fine è sempre di soldi pubblici che si parla se ne parli almeno per mettere in sicurezza una strada che è pubblica. Sono decenni che va avanti questa storia che è stata capace solo di sperperare tempo e di frenare lo sviluppo di tante aree. Adesso abbiamo voluto solamente prendere atto di una situazione che esiste e che era semplicemente inutile far finta che non ci fosse."

Ricorso del Comune di Orbetello contro una proposta autostradale non più realizzabile. Dichiarazione di Monica Paffetti, sindaco di Orbetello:

"La soluzione definitiva alla viabilità del nostro territorio è l'intermodalità – spiega Monica Paffetti, sindaco di Orbetello – mettendo in rete tre strumenti ben precisi: la messa in sicurezza del tracciato, il potenziamento dei collegamenti ferroviari e la realizzazione del corridoio ciclabile tra Livorno e Civitavecchia. È ormai chiaro che il progetto dell'autostrada tirrenica è irrealizzabile, per difficoltà economiche, per la mancata volontà dello Stato centrale e per il danno irreparabile che l'opera arrecherebbe a cittadini e aziende del territorio. La soluzione intermodale è l'unica che garantirebbe alla Maremma una mobilità moderna, efficace, compatibile con l'ambiente e con il rischio idrogeologico."

Dichiarazione di Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio:

"Siamo felici di vedere che c'è convergenza di vedute tra tutti i soggetti interessati – commenta Luigi Bellumori, sindaco di Capalbio -. Il mio Comune ha sempre considerato prioritaria la messa in sicurezza dell'Aurelia, anche per la fragilità del piano economico e finanziario elaborato da Sat e per non aver mai ascoltato le esigenze che provenivano dai territori. Le poche risorse rimaste devono essere indirizzate su un progetto che garantisca la percorribilità efficiente e sicura."

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