Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Reati tributari e truffa: sequestrato uno yacht di lusso e un milione di euro ad un noto imprenditore maremmano

Evasione fiscale superiore ai dieci milioni di euro

Condividi su:

GROSSETO - La Guardia di Finanza di Grosseto ha eseguito un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, nei confronti di un noto imprenditore edile maremmano, sottoponendo a vincolo cautelare uno yacht di lusso di oltre 18 metri per un valore di mercato di circa 500 mila euro nella sua disponibilità. 

L’imprenditore, al termine delle indagini delegate di polizia giudiziaria condotte dal Nucleo Pt di Grosseto e scaturite dagli esiti di una precedente verifica fiscale che si era conclusa con la constatazione di una evasione fiscale ai fini delle II.DD. e dell’Iva per € 12.000.000,00,  era stato denunciato per truffa e falso  in scrittura privata. Le attività di indagini hanno consentito di appurare che parte delle somme percepite dall’imprenditore non era stata dichiarata al fisco, ma era anche frutto di una truffa perpetrata nei confronti di altri imprenditori maremmani, ai quali erano stati prospettati fittizi affari immobiliari attraverso artifizi e raggiri consistiti nella produzione di documentazione falsa.

L’imprenditore era stato già destinatario di sequestro per equivalente che aveva riguardato nello specifico, 3 appartamenti, di cui uno ubicato in Lombardia, 14 terreni e fondi commerciali, 5 autovetture, 7 motoveicoli, quote societarie, polizze assicurative e conti correnti bancari.

Il sequestro disposto dal G.I.P. su richiesta della Procura di Grosseto è stato reso possibile dall’applicazione della norma che, introdotta con la Legge per il 2008 (Legge nr. 244/2007), estende l’istituto della confisca per equivalente anche ai reati tributari.

Tale strumento consente di aggredire i beni di cui il contribuente abbia la disponibilità, per un valore corrispondente all’imposta evasa, nei casi in cui non si possa procedere alla confisca dei beni che costituiscono il diretto profitto del reato tributario.

Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è, quindi, un provvedimento di natura prettamente sanzionatoria - adottato dall’Autorità Giudiziaria in ragione della commissione di un reato - che non pregiudica l’attività amministrativa di recupero del tributo evaso e di irrogazione delle connesse sanzioni a cura della competente Agenzia delle Entrate.

Condividi su:

Seguici su Facebook