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Furti a Grosseto, la Polizia scrive ai cittadini

La criminalità si sta allargando nel capoluogo maremmano

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GROSSETO - Egregi concittadini,

recentemente si è verificato un’ “escalation” di criminalità in tutta Europa, nella nostra nazione e anche nel nostra amata città, sebbene la realtà quotidiana  e le statistiche inerenti la criminalità riportano la nostra provincia come molto vivibile e sufficientemente sicura rispetto ad altre.
I crimini commessi con tecniche sofisticate e sempre in evoluzione, vengono avvertiti in maniera piena dai cittadini, anche in considerazione della situazione sociale ed economica che stiamo attraversando.
Un furto in abitazione rappresenta quindi, non solo una violenza per l’indebita appropriazione di ricordi affettivi e materiali, ma una sottrazione di emolumenti che poteva servire a pagare il mutuo, le bollette o la rata della mensa dei nostri figli.
L’afflizione dei cittadini, dovuta agli eventi criminosi,  è pienamente condivisa dai poliziotti che ogni giorno, 24 ore su 24, sono impegnati in prima linea per prevenire e/o reprimere i reati.
I furti perpetrati nella nostra provincia come quello commesso alla stimata e conosciuta famiglia Turbanti, o quelli perpetrati a un cittadini poco conosciuti in città, feriscono ognuno di noi.
E’ giusto quindi che il cittadino sia informato di come mutano le leggi e di come si evolvono le vicende giudiziarie, con norme e precetti che questo sindacato, ed ogni poliziotto, non possono discutere,  ma solamente applicare.
Infatti la recente normativa legislativa, come ad esempio lo “svuota carceri”e la depenalizzazione di alcuni reati, rendono ancora più arduo il lavoro di un appartenente alle forze dell’ordine, che in molti casi arresta il malvivente e lo vede successivamente scarcerare velocemente.
Recentemente, proprio nella nostra città,  è stato perpetrato nella notte un furto in una sala gioco che ha visto arrestare tempestivamente il responsabile dalla Polizia ….purtroppo secondo quanto prevede la norma, lo stesso è stato poi posto dall’autorità giudiziaria in libertà in attesa del processo.
Siamo noi che, come detto, in prima linea affrontiamo in strada e nelle aule dei tribunali, criminali senza scrupolo che, come evidenziato dalla cronaca locale, hanno recentemente investito con la propria auto  per guadagnarsi la fuga un nostro collega, che ha riportato gravi fratture all’arto inferiore. In altri casi per colluttazioni con contatti “a rischio”, siamo costretti a sottoporci ad esami ematici per un anno, per verificare se abbiamo contratto delle patologie. Inoltre è doveroso ricordare anche i caduti che ogni anno rimangono sull’asfalto, vittime della crudeltà e della violenza di rapinatori, scippatori, spacciatori.
E’ mutato nel tempo il modus operandi dei malviventi per commettere i furti: al delinquente locale, si sono sostituite bande criminali che, dopo aver realizzato il reato, ritornano velocemente alla loro sede di Milano, Roma o addirittura Palermo. E’ ipotizzabile che queste persone si servono di suggerimenti offerti da qualche malvivente locale, ma è molto difficile da dimostrare.
Poco importa a noi se le persone che arresteremo domani sono le stesse che abbiamo arrestato ieri o un mese fa, continuiamo imperterriti a svolgere la nostra funzione, aumentando i precedenti di chi delinque e, di conseguenza,  la futura condanna. Quando riusciamo ad arrestare una persona che commette un furto, spesso in tribunale  la sentenza finisce con queste parole…..”pena sospesa”, ossia la persona condannata viene rimessa in libertà, o magari sottoposta ad un obbligo ….di presentarsi ogni giorno alla polizia per mettere una firma e.. tornare a delinquere subito dopo.
In alcuni stati dell’unione europea le cose sono molto differenti: in Romania ad esempio, per il primo furto viene comminata una pena lieve, ma se vi è una reiterazione del reato, la pena è di 5 anni.
A volte, proprio per interventi di routine,  il personale operante viene denunciato proprio per aver difeso l’incolumità pubblica e si trova a dover difendere il suo onore, la sua persona, la sua divisa in tribunale rischiando, in caso di condanna, la sede lavorativa o addirittura il posto di lavoro.
Per la carenza di personale, dovuta alla condizione economica del paese ed al mancato reintegro dei pensionamenti, in una città grande, uscivano mediamente 15 volanti a turno, oggi ne escono solamente 3. Questa differenza di uomini e mezzi impiegati sul territorio è notevole e merita una riflessione.
Proprio a seguito del problema economico in questo periodo il Ministero ha avviato le procedure per sopprimere diversi posti di Polizia e chiudere alcune specialità, che riguarderanno anche il nostro territorio.
Non ci lamentiamo affatto delle problematiche del nostro lavoro, anzi scriviamo queste poche righe per ricordare che malgrado tutto, continuiamo silenziosamente e in modo composto a fare il nostro mestiere, nonostante le difficoltà enunciate e tante altre, che preferiamo non riportare.
Il sindacato CoISP vuole ricordare ad ogni cittadino di Grosseto, in particolare a quelli vittime di reati, che i poliziotti sono al loro fianco e combattono ogni giorno una battaglia per una società migliore. Questa O.S. vuole  sensibilizzare ogni Grossetano a collaborare con le istituzioni, divenendo in tal modo una “sentinella” per segnalare reati, o persone sospette al 113; al giorno d’oggi ogni cittadino possiede “un’arma”…. il telefono cellulare, che è dotato di una fotocamera e telecamera, pertanto, senza rischiare la propria incolumità, può fotografare la persona sospetta o l’autovettura che ha notato nella via ove abita. Nel rispetto della normativa sulla privacy, potrà poi mostrarlo agli operatori della volante nell’immediatezza del fatto o successivamente agli investigatori, rendendo esplicita e funzionale la segnalazione. Un piccolo particolare, ritenuto insignificante dal cittadino, può invece essere fondamentale e divenire basilare in un’attività investigativa.

Oltre ad aver suggerito questa astuzia, il CoISP vuole fornire alcuni consigli per prevenire i furti in abitazione,  in linea con quelli enunciati dal Ministero dell’Interno.

Quando uscite da casa assicuratevi che la porta dell’appartamento ed il portone del palazzo siano chiusi con le mandate (una porta chiusa senza mandate è una porta aperta); non lasciate la chiave all’interno della serratura ( i ladri potrebbero farla ruotare ed aprirla).
Custodite le chiavi di casa con la massima cura, facendo attenzione ad eventuali duplicati che chiedete; non mettete targhette che riportino l’indirizzo dell’abitazione collegata alle chiavi.
Se potete, aumentate le difese passive di sicurezza dell’appartamento, istallando impianto d’allarme collegato con il 113 o impianto di video sorveglianza o in alternativa delle griglie in ferro alle finestre.
Se tornando a casa trovate la porta d’ingresso aperta non entrate e segnalate immediatamente l’evento al 113, evitando qualsiasi contatto con i malviventi per la vostra incolumità.
Chiedete all’impresa di pulizie di sistemare il tappetino all’uscita della vostra porta come l’avevano trovato, per non far capire ai malintenzionati che in quell’appartamento i proprietari sono fuori.
Se andate in vacanza o dovete assentarvi, chiedete a qualcuno di togliervi la posta, in maniera che non sia evidente la vostra assenza.
Chiedete alle istituzioni che ci amministrano di aumentare il numero di sistemi di videosorveglianza nelle vie della città, così utili nelle attività d’indagine.
Tenete conto che i primi luoghi esaminati dai ladri in caso di furto, sono gli armadi, i cassetti, i vestiti, l'interno i quadri, i letti ed i tappeti. 
Se avete degli oggetti di valore, fotografateli e riempite la scheda con i dati considerati utili in caso di furto.  ( eventuali particolari scritte o pietre preziose)
Se avete subito un furto e sta intervenendo una forza di Polizia non toccate nulla e cercate di individuare oggetti che i ladri possono aver toccato;

Il CoISP vuole fornire ulteriori consigli :
Se siete iscritti ad social network, non divulgate sul vostro profilo il luogo in cui  andrete in vacanza ed il tempo in cui resterete lontano da casa.
Non mettete foto che riproducono l’interno della vostra abitazione e particolari (quadri, oggetti di valore) che la rendono un obiettivo appetibile per i malfattori.
Non inserite i vostri dati anagrafici precisi, non mettete una  fotografia del volto che possa essere riprodotta formato tessera.
Quando inserite una fotografia assicuratevi che possa essere vista unicamente dai vostri amici e non da tutti i fruitori del social network.
Se vi recate in un ospedale, specialmente per essere sottoposti ad un esame clinico, portate pochi contanti e unicamente i documenti necessari ad effettuare il test medico, visto che i vostri indumenti rimarranno esposti alla pubblica fede.
Quando vi allenate in strutture quali palestre o piscine portate come evidenziato al punto precedente, unicamente effetti personali e contante indispensabili.

Anche se in questo periodo gli animi possono essere giustamente agitati, riteniamo con questa lettera di farvi cosa gradita per i suggerimenti forniti e comunque riteniamo che queste poche righe possano creare un filo diretto ancor più saldo tra il cittadino e le sue associazioni e la Polizia di Stato.
Siamo soddisfatti della nascita di comitati formati dai cittadini, che vogliono in maniera costruttiva ed intelligente, unirsi all’operato delle forze dell’ordine per portare legalità e giustizia nella nostra società.

Proprio per questo motivo, oltre ai canali istituzionali della Questura che sono ben funzionanti ed attivi, il sindacato di Polizia CoISP, vuole offrire ad ogni cittadino per consigli e/o segnalazioni la propria mail, ricordando a ognuno di loro che la nostra organizzazione sindacale e la Polizia di Stato sono a loro completa disposizione.( grosseto@coisp.it).
La Polizia resta al fianco del cittadino con azioni quotidiane per la prevenzione e la repressione dei reati delle quali viene data testimonianza sugli organi di stampa e con attività d’indagine che non possono essere rivelate, ma che al tempo dovuto daranno ottimi risultati.

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