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Enrico Rabazzi sull'Imu agricola: "La modifica non ci soddisfa affatto, continueremo la nostra battaglia"

"Anche se molti Comuni saranno esentati dal pagamento la nostra lotta proseguirà, perché è un balzello iniquo anche se dovessero pagarlo in un Comune solo"

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GROSSETO - “L'Imu così come è stata modificata è soltanto un palliativo e noi continueremo la nostra battaglia” - sono le parole del Presidente della Cia di Grosseto e vicepresidente della Cia Toscana Enrico Rabazzi a proposito delle modifiche apportate all'Imu sui terreni agricoli -” È vero che i territori totalmente montani non pagano e questa è una bella notizia ma in maniera indiretta ci sono varie situazioni in cui si continuerà a pagarla: se il proprietario decide di affittare il proprio terreno ne farà ricadere il prezzo sull'affitto e alla fine chi quel terreno lo lavora si troverà a di fatto a pagare anche l'Imu”.

“Non siamo d'accordo però nemmeno sui criteri con cui si è deciso di far continuare a pagare questa tassa assurda ai Comuni non montani perché i criteri con i quali questi vengono classificati risalgono addirittura agli anni cinquanta”
“Al contrario – continua Rabazzi – dovremmo invece usare l'Imu come incentivo all'agricoltura facendola pagare su quei terreni che non vengono utilizzati o non si concedono in affitto”.
“Comunque – conclude Rabazzi – noi continueremo la nostra battaglia fino a quando rimarrà anche un solo Comune dove viene fatta pagare l'Imu perché si tratta di una tassa profondamente ingiusta e troppo penalizzante per il nostro settore”.

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