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Fare Grosseto: "Bene il riordino delle Asl, ma si rivedano spese e investimenti"

"S'intervenga sui maxi stipendi dei dirigenti amministrativi. Con i soldi risparmiati più risorse per nuovi medici, infermieri e servizi”

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GROSSETO - “É ormai entrato da diverso tempo nel dibattito pubblico il processo che sembra destinato a ridurre le aziende sanitarie regionali. Passare da 12 a 3 Asl, questo l'obiettivo. È la logica delle aree vaste, quella che ci vede andare a braccetto con Siena e Arezzo. Un modo per limare i molti sprechi dettati dall'enorme burocrazia.

Ma c'è da metter mano anche al numero dei dirigenti e ai loro super stipendi. Ecco, anche questo è un passaggio chiave. Altrimenti, dovesse arrivare a compimento l'idea di area vasta senza il doveroso percorso sui compensi dei vertici delle diverse Asl, la politica avrebbe dato vita all'ennesima rivoluzione a metà. Nella logica degli accorpamenti si può dunque fare di più e di meglio. Ricordiamo che esistono dirigenti amministrativi che prendono buste paga da 150mila euro l'anno. Una realtà che, alla luce dei mutamenti in atto con le tre maxi Asl a un passo, deve cambiare.
Oggi in Maremma il servizio sanitario, nel suo complesso, funziona bene. Possiamo vantare preziose eccellenze nell'ambito della chirurgia robotica, dell'oncologia, della radiologia e biologia molecolare. Così come molto buono è – nonostante il numero enorme di pazienti da soddisfare – il servizio svolto dal pronto soccorso.
Ecco perché quel che chiediamo è che vi sia la massima attenzione, in una fase così tanto delicata di riordino, a quel che già abbiamo.
Tutto questo affinché nulla sia perso per strada. Ma, anzi, potenziato: solo un deciso investimento delle economie fatte nell'accorpamento delle Asl può infatti portare all'ulteriore assunzione di medici specialisti, infermieri e un miglioramento generale dell'offerta sanitaria. Il tutto, come sempre dovrebbe essere, nel pieno interesse dei cittadini”.

Amedeo Gabbrielli, presidente di Fare Grosseto

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