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Rapina a Barbanella, sottratti beni per oltre 100 mila euro: arrestati due siciliani

La Polizia di Grosseto, grazie alla collaborazione con i colleghi di Palermo, ha portato a termine l'operazione

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GROSSETO - Alle ore 09.00 del mattino del giorno 5 febbraio 2015, due giovani con volto travisato da passamontagna e  muniti di guanti fanno irruzione in una villetta a schiera del quartiere Barbanella di Grosseto costringendo la proprietaria, dopo averla bloccata sull’uscio dell’abitazione, sotto la minaccia di un coltello puntatole alla gola, a consegnare loro tutti i preziosi custoditi nella cassaforte. Il bottino viene poi quantificato in circa 100.000 euro. Al personale della Squadra Mobile della Questura di Grosseto intervenuto sul posto ed in sede di denuncia la parte offesa forniva particolari indicazioni in ordine alle fattezze fisiche dei rapinatori ed una accurata ricostruzione dei fatti: uno aveva gli occhi azzurri e in una circostanza veniva accidentalmente chiamato Mario dall’altro correo, entrambi con inflessione dialettale calabrese o siciliana. Immediatamente la macchina investigativa della Sezione Furti e Rapine della Squadra Mobile avviava una serrata attività di indagine attraverso la giusta integrazione tra le tradizionali logiche investigative e gli attuali sistemi tecnici grazie ai quali venivano sfruttate al massimo le informazioni assunte nel corso dell’intervento, nonché quelle fornite dalla persona offesa e il significativo modus operandi dei malfattori. Si individuava un soggetto palermitano che da una prima valutazione poteva verosimilmente essere uno dei rapinatori che, peraltro, risultava essere in procinto di lasciare Grosseto per raggiungere Palermo proprio per monetizzare il provento della rapina attraverso canali di ricettazione siciliani. Grazie all’ausilio dei vari uffici di Polizia dislocati sul territorio lungo la dorsale italiana, opportunamente allertati in merito, gli inquirenti di Grosseto monitoravano tutte le vie di percorrenza che garantivano la tratta Grosseto – Palermo. Alle ore 18:30 del giorno 08 febbraio la persona ricercata veniva individuata presso lo scalo ferroviario di Villa San Giovanni dove, sottoposto a controllo, veniva effettivamente trovato in possesso di monili rapinati a Grosseto. Nella circostanza il soggetto veniva completamente identificato ed i gioielli venivano sottoposti a sequestro e successivamente riconosciuti dalla parte lesa. In data 11 febbraio 2015, la Procura della Repubblica di Grosseto, condividendo l’assunto investigativo della Squadra Mobile, emette apposito decreto di fermo di indiziato di delitto nei confronti del soggetto individuato M.Z. classe 1991 per la rapina perpetrata a Grosseto il giorno 5 febbraio 2015. Nello stesso giorno, personale della Sezione Furti e Rapine della Squadra Mobile di Grosseto si recava a Palermo dove, unitamente alla Squadra Mobile locale, rintracciava e sottoponeva a fermo il predetto rapinatore, attualmente detenuto presso la casa circondariale “Pagliarelli” di Palermo. A seguito dell’udienza di convalida il Giudice per le Indagini Preliminari, riscontrando la bontà del materiale probatorio raccolto ed il formidabile riscontro del materiale sequestrato, ravvedeva la necessità della custodia cautelare in carcere.

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