SCARLINO - “L'inceneritore dovrà stare in marcia esclusivamente ,così come dispone l'ordinanza dell'ente competente che è la Provincia, il tempo strettamente necessario per provvedere allo smaltimento dei rifiuti ancora presenti e stoccati nell'impianto osservando le condizioni tecniche di funzionamento e le attività di monitoraggio indicate da Asl e Arpat .
La sentenza del Consiglio di Stato con le sue rilevanti motivazioni va rispettata nell'interesse generale e della salute.
Per quanto riguarda le sue competenze, il Comune di Scarlino vigilerà sulla corretta attuazione delle disposizioni dell' ordinanza della provincia.
Il Comune di Scarlino non è all’anno zero e non paragonabile impropriamente alla terra dei fuochi rispetto alle complesse e delicate problematiche ambientali dell'area industriale del nostro territorio, per le quali c’è stato negli anni un lavoro lungo e difficile.
Siamo consapevoli di alcune criticità che andranno attentamente seguite e controllate.
Abbiamo inoltre intensificato le attività di controllo su tutta l’area, lavorando di concerto con Regione Toscana la Provincia di Grosseto e con gli enti preposti ai controlli, al fine di monitorare costantemente la situazione e continuare ad affrontare le problematiche ambientali della Piana del Casone, sia dal punto di vista sanitario,del ripristino del territorio,dello sviluppo sostenibile e dell'occupazione .
L'Amministrazione ha messo al primo posto la tutela della salute dei cittadini oltre che la compatibilità ambientale delle attività produttive presenti e future.
In merito alle balle radioattive rilevate dal sistema di controllo dell'impianto, sulle quali è in corso un’inchiesta della Procura e il segreto istruttorio come già comunicato,faccio presente che queste sono state isolate e messe in sicurezza come da indicazioni scaturite dai soggetti titolati presenti al vertice coordinato dalla Prefettura e non costituiscono rischio di esposizione per la popolazione circostante.”.

