Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Follonica e il Magma protagonisti di Sereno Variabile

Il museo maremmano è anche candidato al Micheletti Award

Condividi su:

FOLLONICA - Martedì scorso 10 marzo, alcune troupe dello storico programma Sereno Variabile in onda ogni sabato su Rai 2, ideato e condotto da Osvaldo Bevilacqua,  hanno effettuato riprese in diverse zone di Follonica, dal mare antistante i giardini dell’ex Florida al centro di Via Roma, per lanciare un servizio sul Magma, la nostra importante realtà museale.

L’inviata Maria Teresa Giarratano ha realizzato il servizio concentrando l’attenzione sulle meraviglie del percorso museale e concludendo con la partecipazione di bambini della scuola elementare nelle sale didattiche del museo, impegnati grazie ad un operatore  del Lea, il Laboratorio di Educazione Ambientale di Gavorrano,  in un laboratorio sulla fusione.

La messa in onda del servizio è prevista per la fine di marzo.

A seguito della candidatura proposta, giovedì 12 marzo il Magma è stato visitato da una delegazione composta da due giudici del Micheletti Award, il più prestigioso premio internazionale per i musei innovativi nei settori della storia contemporanea, industria e scienza


Il Luigi Micheletti Award, nato nel 1995 dalla Fondazione Micheletti e l'European Museum Forum con il patrocinio del Consiglio d'Europa, ha contemplato una serie di esperienze innovative di influenza nel campo museale europeo, basti pensare che sono stati premiati Musei italiani e stranieri di alto livello come ad esempio il MUSE di Trento (2015), il Museo Riverside  di Glasgow (2012)


I due giurati venuti in delegazione a Follonica, Andreja Rihter, presidente dell’European Museum Academy  e il belga Francois-Xavier Nève de Mévergnies, accompagnati dall’Assessore Barbara Catalani, hanno fatto una visita molto approfondita del museo, apprezzando sia la bellezza dei modelli artistici esposti sia il riuscito connubio tra l’allestimento multimediale e il restauro dell’edificio del Forno San Ferdinando.

Condividi su:

Seguici su Facebook