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La stagione teatrale 2014/2015 si congeda dal pubblico grossetano

Sul palco degli Industri Mario Perrotta con “Un bès-Antonio Liguabue” e “Pitùr”

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GROSSETO - Il palco degli Industri è pronto a ospitare gli ultimi due spettacoli della stagione teatrale 2014/2015.
Domani (martedì 14 aprile), alle 21, andrà infatti in scena “Un bès – Antonio Ligabue” di Mario Perrotta.
Collaborazione alla regia Paola Roscioli, collaborazione alla ricerca Riccardo Paterlini, foto Luigi Burroni, organizzazione Stefano Salerno, produzione Teatro dell’Argine, Teatro Sociale di Gualtieri, Comune di Gualtieri, Associazione Olinda/dueL
- “Un bès… Dam un bès, uno solo! Che un giorno diventerà tutto splendido. Per me e per voi” Provo a chiudere gli occhi e immagino: io, così come sono, con i miei 40 passati, con la mia vita – quella che so di avere vissuto – ma senza un bacio. Neanche uno. Mai. Senza che le mie labbra ne abbiano incontrate altre, anche solo sfiorate. Senza tutto il resto che è comunione di carne e di spirito, senza neanche una carezza. Mai. E allora mi vedo, io così come sono, scendere per strada a elemosinarlo quel bacio, da chiunque, purché accada. Ecco, questo m’interessa oggi di Antonio Ligabue: la sua solitudine, il suo stare al margine, anzi, oltre il margine – oltre il confine – là dove un bacio è un sogno, un implorare senza risposte che dura da tutta una vita. Voglio avere a che fare con l’uomo Antonio Ligabue, con il Toni, lo scemo del paese. Mi attrae e mi spiazza la coscienza che aveva di essere un rifiuto dell’umanità e, al contempo, un artista, perché questo doppio sentire gli lacerava l’anima: l’artista sapeva di meritarlo un bacio, ma il pazzo intanto lo elemosinava. Voglio stare anch’io sul confine e guardare gli altri. E, sempre sul confine, chiedermi qual è dentro e qual è fuori.

Mercoledì 15 aprile, alle 21, sarà invece la volta di Pitùr, spettacolo fuori abbonamento, sempre di Mario Perrotta e con Mario Perrotta, Micaela Casalboni, Paola Roscioli, Lorenzo Ansaloni, Alessandro Mor, Fanny Duret, Anaïs Nicolas, Marco Michel
L'aiuto regia è di Alessandro Migliucci, le musiche composte e registrate da Mario Arcari, le luci di Eva Bruno, le foto di Luigi Burroni. L'organizzazione è di Stefano Salerno, mentre la produzione è del Teatro dell’Argine, Teatro Sociale di Gualtieri, Comune di Gualtieri, Associazione Olinda/dueL.
- Come si racconta un colore? E l’insieme dei colori che compongono un quadro? E le figure e le storie che quel quadro popolano? Come si restituisce la bellezza assoluta e sconcertante di certe opere di Ligabue, artista folle e visionario? Secondo movimento del Progetto Ligabue, dopo il precedente capitolo costituito da Un bès – Antonio Ligabue, Pitùr vede coinvolti sulla scena nove interpreti, tra attori, danzatori e musicisti, per regalare voce, fatica fisica e suono al mondo interiore e alle ossessioni del pittore naïf, trasformando in corpi danzanti e parlanti gli animali, i volti e i paesaggi del suo immaginario. Questo è lo spettacolo: la forza dirompente dei suoi colori, i suoi paesaggi interiori che raccontano il momento in cui nella vita dell’artista si venne a creare il cortocircuito fra le linee verticali delle “sue” montagne svizzere e le linee orizzontali delle pianure padane, generando, nel delicato equilibrio dell’anima del pittore, un contrasto esplosivo, continuamente manifestato attraverso la sua pittura.

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