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Agricoltura, presentati 53 progetti di filiera per oltre 90 milioni di contributi

La soddisfazione di Remaschi

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FIRENZE - Si è chiuso con successo il primo bando relativo ai PIF (Progetti integrati di filiera) del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 della Regione Toscana. Il bando era uscito lo scorso giugno, con una dotazione finanziaria di 90 milioni di euro, pari al 10% circa di tutto il plafond 2014-2020 destinato al PSR della Toscana che è di quasi 962 milioni di euro.

"I progetti integrati di filiera – spiega l'assessore all'agricoltura della Regione Toscana, Marco Remaschi - sono uno strumento importante per aggregare tutti gli attori di una filiera agroalimentare o forestale (agricoltori, imprese di trasformazione e commercializzazione ecc...) al fine di superare le principali criticità della filiera stessa, favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento e realizzare relazioni di mercato più equilibrate. Lo strumento dei PIF permette ai diversi protagonisti di creare sinergie basate sulla reciproca convenienza – aggiunge l'assessore – ma anche l'attivazione, nell'ambito dello stesso progetto, di una molteplicità di sottomisure del Programma di sviluppo rurale, che vanno da quelle di investimento aziendale a quelle specifiche per attività di promozione, innovazione tecnologica, diversificazione delle attività agricole, anche a scopi energetici. Come Regione siamo molto soddisfatti della grande adesione a questo strumento, che già nella passata legislatura aveva ottenuto un ottimo successo, perchè significa che le imprese toscane hanno voglia di investire, di innovare e di fare sinergia, creando economia di scala e agevolando il ricambio generazionale. E questo – conclude l'assessore – riguarda praticamente tutte le filiere che caratterizzano la Toscana, quelle del vino e dell'olio, ma anche l'allevamento e le filiere legate al bosco e alla montagna, il florovivaismo e il settore delle erbe officinali. Importante anche il fatto che molti progetti sono multifiliera e molti riguardano la filiera corta."

La risposta al bando è stata infatti importante: sono 53 i progetti presentati, per un totale di più di 98 milioni di euro di contributi richiesti, a fronte di un ammontare totale di investimenti programmati pari a oltre 211 milioni di euro.

Ben 18 dei PIF presentati sono multifiliera, 11 riguardano la filiera vitivinicola e 6 la filiera olivo-oleicola; 4 la filiera cerealicola e/o proteoleaginose e 3 filiera bovina (carne e derivati e/o prodotti lattiero caseari). Infine 4 progetti riguardano la filiera foresta-legno ed energia, 3 altre colture industriali (incluse colture da fibra, aromatiche – officinali), 2 filiera florovivaistica, 1 filiera apistica e 1 la filiera castanicola. Ben 20 dei 53 progetti presentati sono incentrati sulla filiera corta.

In ben 49 progetti è stata attivata la sottomisura "Sostegno a progetti pilota e di cooperazione", a dimostrazione del fatto che vi è una forte esigenza di collegamento fra il mondo scientifico e le imprese agricole, forestali e agroalimentari per sviluppare al loro interno l'innovazione.

I 53 PIF presentati coinvolgono nel loro complesso 2961 partecipanti, suddivisi in 1030 partecipanti diretti, ovvero le imprese che richiedono i contributi e sostengono gli oneri finanziari del progetto, e 1931 partecipanti indiretti, cioè le imprese che si giovano delle ricadute prositive del progetto ma non richiedono contributi e non sostengono oneri.

Una commissione di valutazione composta da 6 membri avrà tempo 120 giorni per valutare i 53 progetti, sulla base dei criteri di selezione previsti dal bando. Al termine della valutazione verrà stilata una graduatoria. I progetti che risulteranno ammissibili e che entreranno in graduatoria, verranno finanziati sulla base delle risorse finanziarie a disposizione.

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