GROSSETO -
Nella Asl 9 di Grosseto, e in particolare nella zona distretto delle Colline Metallifere, il servizio di neuropsichiatria infantile zoppica. Ma anche nel resto della Toscana avviene lo stesso, pur in misura meno emergente. E allora: che fare? Come pensa, la Regione, di assicurare continuità, efficacia ed efficienza ad un servizio tanto importante per i piccoli pazienti e per le famiglie? A volerlo sapere – all’interno di un’interrogazione che mira anche a mettere a fuoco lo stato vero e proprio del servizio tra tempi d’attesa e modalità di reclutamento dei professionisti – è il Vicepresidente della Commissione sanità del Consiglio regionale Stefano Mugnai (capogruppo di Forza Italia).
Mugnai prende le mosse dalla cronaca poiché, scrive l’esponente di Forza Italia nel suo atto, «presso la Asl 9 di Grosseto alcuni pazienti minorenni stanno aspettando da settimane una visita dal neuropsichiatra al fine di ottenere certificati utili per la scuola e usufruire di servizi medici, e da qualche giorno la Asl ha iniziato ad inserire i nominativi in una lista/agenda senza date certe per le visite». Poi c’è la politica: «In una nota di risposta alla interrogazione del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Follonica, pubblicata dalla stampa locale, (cfr. il Giunco.net del 21 novembre 2015 http://www.ilgiunco.net/2015/
Dunque i quesiti, con Mugnai che alla giunta toscana domanda «se sia a conoscenza del problema della carenza del servizio di neuropsichiatria infantile, in particolar modo presso la Asl 9 di Grosseto», «di quanto sia l’attesa per una visita neuropsichiatria infantile presso ciascun distretto della Asl 9», «quale sia il sistema di reclutamento dei professionisti» e «quali misure è possibile prendere per non interrompere e potenziare un servizio così importante per le famiglie interessate nella Asl 9 di Grosseto».