GROSSETO - È stato firmato in Bielorussia, nel Centro speranza, l’accordo che garantirà anche per il 2016 le visite sanitarie e l’ospitalità a 74 bambini residenti nelle zone contaminate di Chernobyl. Le due firme, quella di Angelo Gentili responsabile di Legambiente solidarietà e di Makushinsky Viaceslav Grigoryevich direttore del Centro speranza, hanno sancito un accordo alimentato anche dall’aiuto di Weleda, azienda internazionale leader nel settore della cosmesi naturale e di qualità.
“Siamo molto felici di aver firmato l’accordo anche per il 2016 – ha spiegato Angelo Gentili, responsabile di Legambiente solidarietà – contribuendo così a dare speranza ad altri bambini che vivono in zone ancora fortemente contaminate dalle radiazioni mangiando cibo radioattivo e bevendo acqua contaminata. Il Centro speranza, oltre a essere fondamentale per le visite sanitarie, è anche un centro di primo ordine per la sostenibilità ambientale e le buone pratiche: è alimentato con pannelli fotovoltaici e solari termici, ha un impianto a biomasse, gli edifici sono coibentati, il cibo biologico e si pratica costantemente la raccolta differenziata. Un esempio da ogni punto di vista”.
Oltre alla firma sull’accordo per il 2016, la delegazione legambientina partita dalla Maremma ha consegnato anche “pacchi puliti” di generi alimentari non contaminati alle popolazioni residenti nelle zone contaminate.
Ancora oggi a distanza di trent’anni (il prossimo 26 aprile ci sarà il trentennale) la situazione nelle aree colpite dall’incidente continua a essere molto grave: sono infatti 1.141.000 le persone, di cui 217.000 solo bambini, che vivono nelle zone contaminate solo in Bielorussia, con un aumento delle patologie tumorali.
Ancora non è stata definita la messa in sicurezza della centrale. Il nuovo sarcofago che ricoprirà il quarto reattore esploso doveva essere completato quest’anno dopo una serie di ritardi, ma il termine dei lavori è stato rimandato a novembre 2017 e ancora non è chiaro come sarà effettuata la complessiva messa in sicurezza del sito che continua a essere una vera e propria bomba a orologeria. Intanto continua la costruzione di una nuova centrale nucleare in Bielorussia, al confine con la Lituania nonostante sia il paese colpito dal 70% del fallout radioattivo di Chernobyl.
Per contribuire al Progetto rugiada (www.solidarietalegambiente.