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Alimentazione di genere: le differenze tra l’uomo e la donna in quello che mettiamo nel piatto

Si è svolto questa mattina il convegno conclusivo con i ragazzi dell’Alberghiero di Grosseto

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GROSSETO - Si è chiuso questa mattina, a Grosseto, nell’aula magna dell’indirizzo Alberghiero dell’Istituto statale di istruzione superiore “Leopoldo di Lorena”, con il convegno “Salute e medicina di genere”, il progetto formativo “Alimentazione di genere”, promosso dalla Usl in collaborazione con l’istituto scolastico.

L’iniziativa è nata a dicembre 2015, per l’approfondimento dei temi relativi alla sana alimentazione nell'ottica delle differenze tra uomo e donna. L’obiettivo è quello di far conoscere ai ragazzi i principi della sana alimentazione nell’ottica di genere e, tramite, la loro esperienza, diffondere educazione e conoscenza su un tema tanto delicato e importante per la prevenzione di molte malattie e per i corretti stili di vita a tavola.

In questa occasione, gli studenti delle classi terza e quarta dell’indirizzo Socio-sanitario hanno presentato i loro lavori sulle differenze di genere anche in campo aliemtare; mentre le classi quarta e quinta dell’indirizzo Alberghiero hanno servito un pranzom che loro stessi avranno preparato, accompagnandolo con la descrizione degli alimenti dal punto di vista gastronomico e rispetto al ruolo che le pietanze scelte hanno nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, neurodegenerative, tumorali, motivando perché “il piatto” dovrebbe essere diversificato per gli uomini e per le donne.

Al convegno erano presnti gli insegnanti e il personale della scuola, il direttore sanitario della Usl Toscana sud est, Simona Dei, lo staff dell’Educazione alla salute e della medicina di genere della Usl, quindi medici, oncologi, nutrizionsiti e tecnici del Dipartimento di Prevenzione della Usl.

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