Violenza senza fine. Atti di violenza a danno dei passanti, aggressioni senza motivo.
La realtà quotidiana si è trasformata in una gara con noi stessi a prestare attenzione a chi gratuitamente finisce per aggradirci.
I media ogni giorno ci inondano di episodi nei quali anziani vengono presi di mira da teppisti che per pochi centesimi sono disposti a riempire di botte.
L’efferatezza ancora più inspiegata è rappresentata dal giovane fermato dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Pitigliano che in preda probabilmente ai fumi dell’alcoll se la prendeva i passanti aggredendoli a calci e pugni.
Scene di ordinaria follia. La cosa che, personalmente, mi sconvolge di più è proprio che abbiamo iniziato a considerarle azioni ordinarie anche se folli, deprecabili e non giustificabili.
La quiete del quotidiano vivere sociale, sta scemando; la stiamo perdendo a favore di un caos che non ci preoccupa fino a che se ne parla alla tv e sui giornali, solo perché lo viviamo come lontano dal nostro quotidiano vivere, senza avere la percezione che è solo la punta di un iceberg che si chiama disagio sociale, e che aimè non può far altro che peggiorare.
La mia è solo un’osservazione della realtà e non un tentativo di terrorismo psicologico, con l’augurio che magari offrendo una chiave di lettura diversa dal consueto, inizi a muoversi qualcosa.