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Rabazzi, Cia : "Non accolta nostra richiesta di proroga per le revisione delle macchine agricole"

"Il Governo non tiene conto dello stato di salute del settore primario"

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GROSSETO - “Accogliamo con soddisfazione che il decreto Milleproroghe,  convertito in legge ha accolto, seppur in parte,  una nostra richiesta come Confederazione in ambito di sicurezza sul lavoro: la proroga dei corsi di aggiornamento per l’abilitazione all’utilizzo dei trattori, per chi può certificare un’esperienza pregressa di almeno due anni,  oggi differita al 31 dicembre 2018.” Enrico Rabazzi presidente Cia Grosseto  commenta lo slittamento della data ultima per l’aggiornamento del patentino per trattori (per  chi non ha acquisito tale esperienza o è privo di alcun titolo per guidare il trattore consultare il link  http://www.cia.grosseto.it/abilitazione-guida-macchine-agricole-proroga-scadenze/ ).

 

“Purtroppo – continua Rabazzi -  la politica sembra non  comprendere lo stato di salute del mondo agricolo e anche questa volta  ha perso l’occasione per venire incontro alla nostra richiesta di prorogare il provvedimento relativo alla revisione delle macchine agricole. Come Cia Grosseto lo abbiamo osteggiato da anni, oggi lo  giudichiamo  nebuloso  e poco chiaro e soprattutto un regalo fatto all'industria ai danni del settore primario.  

La richiesta di proroga aveva  l’obiettivo di fare in primis chiarezza:  per esempio spiegare chi sarà delegato alla revisione.  Se sarà la Motorizzazione,  al legislatore chiediamo se  ha un’idea di quanto costerà  trasportarvi il mezzo, un costo che non sarà solo monetario ma anche di tempo e di impegno. Inoltre non è ancora dato sapere quali mezzi dovranno essere collaudati  se tutti indistintamente o solo quelli che transiteranno su strada. Inutile sottolineare che come Cia Grosseto siamo poco favorevoli a quest’ultima ipotesi ma nettamente contrari alla prima. Chiediamo semplificazione e invece si continua ad osteggiare un settore già fortemente tartassato.

Tutti questi balzelli – ricorda Rabazzi  - vanno ad intaccare un settore già profondamente in crisi.  Difficile pensare di poter sopravvivere in un mondo dove all'agricoltura vengono fatti  pagare privilegi che andranno a favorire l’industria o altri settori. Dal Governo il settore primario si aspetta provvedimenti di sburocratizzazione e non nuove imposizioni.  

Con queste leggi  le nostre aziende saranno sempre meno competitive e sempre meno in grado di garantire prodotti di eccellenza e di qualità soprattutto a fronte di  in un mercato globale sleale e privo di qualsiasi rispetto del concetto di reciprocità. Dalla politica ci aspettiamo rispetto e non nuove tasse. Per questo come Cia Grosseto  intendiamo andare avanti e fare tutto il possibile per osteggiare questo che giudichiamo un ennesimo dazio inutile e dannoso”

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