Partecipa a GrossetoOggi.net

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Confartigianato, un appello in cinque punti per la prossima legislatura

Fisco, credito, crescita, formazione, digitale. Gli impegni chiesti agli eletti maremmani

Condividi su:

GROSSETO - Confartigianato Imprese Grosseto, a livello locale così come è accaduto a livello nazionale, ha scelto di non incontrare i candidati alle elezioni Politiche 2018 nei collegi della provincia. L'associazione incontrerà gli eletti, chiedendo loro di sottoscrivere il manifesto programmatico redatto da Confartigianato a livello nazionale, declinato anche in chiave maremmana. Una proposta che (non a caso) porta il titolo “Per tornare a crescere” e che mette al centro “il valore artigiano”. Perché occorre risalire la china, puntando alla crescita del Pil con il traino delle innovazioni tecnologiche e delle esportazioni e della crescita dei consumi interni, tenendo sotto controllo il debito pubblico, aumentando l'efficienza della pubblica amministrazione e dando vita a un sistema istituzionale più orientato all'innovazione e all'efficienza, con una giustizia civile e penale funzionante. Tutti obiettivi da raggiungere nella legislatura 2018-2023, anche con il contributo dei parlamentari eletti in Maremma. Ai quali Confartigianato Imprese Grosseto chiede un impegno in cinque punti: ridurre la pressione fiscale e semplificare il sistema tributario per rendere più competitivo il Paese; favorire l’accesso al credito delle imprese; sostenere la crescita e la competitività; proseguire e migliorare gli interventi per il lavoro e la formazione; costruire un percorso di successo per Impresa 4.0 e l’utilizzo del digitale. «Una delle priorità – osservano Giovanni Lamioni e Mauro Ciani, presidente e segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto – è sicuramente quella di superare l'attuale Legge quadro sull'artigianato, nata ormai più di 30 anni fa e non più rispondente al contesto economico. Serve una nuova regolamentazione che abbia come punto di riferimento il valore artigiano, il fare impresa, che metta al centro il rapporto tra impresa, persona, famiglia e territorio. La soluzione ci sarebbe: quello Small business act che è legge dello Stato tuttora inapplicata. Norme semplici, chiare, di diretta applicazione, proporzionali alla dimensione aziendale e al settore di attività: un principio alla base della definizione di ogni politica pubblica». Politiche che dovranno essere pensate avendo come riferimento il tessuto produttivo dell’Italia, composto per il 99,4% da micro e piccole imprese, con meno di 50 dipendenti: uno scenario che si attaglia perfettamente alla Maremma, una terra che necessita di particolare tutela per le proprie eccellenze, a partire dall'agroalimentare che rappresenterebbe una carta vincente nell'export. «È proprio quel “pensare al piccolo” – ricordano Lamioni e Ciani – che il presidente nazionale di Confartigianato, Giorgio Merletti, ha rilanciato partecipando a Grosseto alla celebrazione dei settant'anni della nostra associazione. Perché è questo il tessuto produttivo del nostro Paese e della nostra terra e occorre promuovere la crescita delle Mpi creando le migliori condizioni per risolvere i nodi che ne ostacolano lo sviluppo, a partire dalla riduzione degli oneri burocratici». E tra le sfide più grandi, ovviamente, c'è la digitalizzazione. «L'impresa artigiana e la piccola impresa, con le sue peculiarità come la flessibilità, l'innovazione e l'attenzione alla qualità – concludono Lamioni e Ciani – incarnano il modello imprenditoriale del futuro. E proprio grazie alle tecnologie digitali gli artigiani possono creare nuovi prodotti e conquistare nuovi mercati: l’obiettivo è che gli imprenditori comincino a “pensare in digitale” il proprio business. E per farlo è necessario che agli imprenditori sia consentito di accedere a incentivi alla formazione, per sé e per i propri dipendenti. La strada giusta è pensare alle imprese artigiane che intraprendono il percorso di trasformazione digitale come ai veri attori del sistema dell’innovazione».

Condividi su:

Seguici su Facebook