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Cresce l’export: Grosseto tra le province con i migliori risultati verso gli Usa

Con l’agroalimentare è una Maremma da primato in Italia per prodotti venduti

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GROSSETO - Grosseto si classifica al settimo posto tra le province italiane per quantità di prodotti esportati negli Stati Uniti nel 2017. I numeri fanno registrare +2,25% rispetto al 2016 grazie all’artigianato alimentare: ciò che si produce in Maremma piace agli americani e non solo. L’anno passato l’export del manifatturiero in Maremma ha segnato un fatturato pari a circa 388 milioni di euro. Un risultato eccellente che fa ben sperare per il futuro. «Da un report del nostro ufficio studi nazionale arriva un dato molto importante per Grosseto – spiega il segretario generale di Confartigianato Imprese Grosseto, Mauro Ciani -: il Made in Italy maremmano è cresciuto, dimostrazione che la strada da percorrere, tra le altre, è quella dell’export. Un risultato considerevole lo abbiamo raggiunto con la vendita dei prodotti alimentari negli Usa. La nostra associazione ha iniziato percorsi per sostenere le nostre aziende nei mercati internazionali: la strada è lunga e non semplice, ma i risultati ottenuti ci confortano e ci incoraggiano a lavorare in questa direzione». E gli esempi tra gli associati di Confartigianato Imprese Grosseto non mancano: le imprese che in questi ultimi anni si sono aperte alla vendita all’estero sono molte e l’intenzione è crescere. «Penso ad esempio – continua Ciani – alla rete di imprese che ha fatto nascere Frantoi di Maremma, che presto tornerà alla fiera Oil China 2018, dove i nostri artigiani erano presenti già nel 2013. La rete è sbarcata anche negli Usa nel 2016. Il presidente dei Frantoi di Maremma, Paolo Sabatini, con il suo Frantoio San Luigi è presente in Germania, Svizzera, Austria e Francia. I prodotti di aziende come La Selva (produzione alimentare bio), Subissati, Mori e Franchi (salumi) sono in vendita in tanti mercati esteri, così come Pasta Dante e Sicas, che esportano la loro pasta fresca anche fuori Italia da alcuni anni. Il pesce dei Pescatori di Orbetello viene venduto in tutto il mondo, così come i tartufi di Eugenio Brezzi e le grappe Nannoni, azienda della presidente del gruppo Giovani Confartigianato Priscilla Occhipinti, i prodotti alimentari dell’azienda C’era una volta Capalbio e Corsini biscotti. Gli esempi non mancano, ma siamo convinti che il numero delle imprese in questo settore debba ancora crescere: dobbiamo sostenere le aziende che vogliono affacciarsi sui mercati internazionali. Un supporto importante, lo abbiamo sempre sottolineato, deve arrivare anche dagli enti pubblici che possono attivare iter specifici per aiutare le imprese ad affrontare un commercio diverso da quello italiano». I dati sono confortanti: la penetrazione nei mercati esteri è lenta ma costante, i prodotti made in Maremma piacciono e sono considerati eccellenze in campo alimentare. «Continuiamo a sostenere l’export – conclude Ciani –: anche così si esce definitivamente dalla crisi che ha colpito l’Italia e la Maremma».

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