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Traslocare se si hanno animali in casa: come farlo senza stress

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Coloro che oggi hanno fatto largo in famiglia per un animale da compagnia sono tantissimi. Nella maggior parte dei casi si tratta di un cane o di un gatto, ma non è impossibile trovare anche conigli, iguana, serpenti e altri animali più particolari. Per gli animali che vivono in cattività nei terrari, negli acquari, nelle gabbiette in fondo per il trasloco è un trauma relativo, visto che si sposta l’intero habitat da un luogo a un altro; per cani e gatti non è proprio così.

Nel primo caso comunque, se si devono spostare elementi particolari come un terrario o un acquario, è sempre bene comunicarlo alla ditta di traslochi per evitare malintesi fra le parti. A volte, infatti, potrebbe cambiare il costo trasloco in caso si debbano spostare oggetti “particolari”, perché sono richiesti mezzi speciali o attenzioni eccezionali.

Nel caso di cani e gatti l’habitat è costituito dalla casa stessa. Se quindi il trasloco è più semplice logisticamente, la difficoltà è proprio psicologica e richiede l’intervento del padrone dell’animale. Specialmente nelle grandi città metropolitane, come Milano o Roma, tanti di questi animali passano in casa la stragrande maggioranza della vita, se non tutta e ritrovarsi d’improvviso in un nuovo luogo può non essere ben sentito. È proprio per questo motivo che se si deve traslocare è bene prestare attenzione ad alcune cose, per non traumatizzarli in modo irreparabile.

Trasloco con il cane o il gatto

Quando si deve traslocare con felini e canidi va tenuto in considerazione che, nonostante l’amore incondizionato per i padroni (specialmente nel cane), c’è sempre un forte attaccamento alla propria casa e per questo lasciarla può essere un po’ sconvolgente. Quello per loro è il loro ambiente domestico, con i suoi odori, la sua disposizione, la sua luce, i suoi rumori e vicini di casa.

Essi ne conoscono ogni piastrella perché probabilmente l’hanno esplorata alla perfezione tante volte. Da qui si comprende, quindi, l’importanza di preparare gli amici animali con anticipo al grande cambiamento. Se non si fa così, non bisogna stupirsi che poi possano sviluppare traumi e problemi prima psicologici e quindi fisici, costituendo anche un problema per i padroni.

Come traslocare con il pet senza traumi

Gatto - Il felino, rispetto ad altri animali compreso il cane, è attaccato al padrone, ma moltissimo alla sua casa. È un animale molto territoriale e per questo in tutti i casi non prenderà bene il trasferimento. A questo proposito, infatti, nella migliore delle ipotesi bisogna già mettere in conto qualche dispettuccio almeno durante il primo mese di permanenza: ecco che graffierà il divano, non utilizzerà la lettiera e vi sveglierà in piena notte.

Lo fa un po’ per rabbia, ma anche molto per scaricare la tensione del trasloco, ma poi una volta passato il momento riprenderà la sua quotidianità. La cosa migliore per farlo sentire a casa propria è portare con sé le sue cose: la solita lettiera, il solito lettuccio, la sua ciotola. Per il primo periodo, per alleggerire il carico di danni è bene preparare un bel tiragraffi con cui sfogarsi. Non impeditegli di esplorare la casa, è un curiosone e per sentirsi a suo agio deve conoscerne ogni angolo.

Cane – Il cane è legato alla casa, ma il suo cuore è legato molto al padrone e per questo avrà meno difficoltà del gatto ad adattarsi al cambiamento. È importante comunque anche in questo caso portare tutte le sue cose nella nuova casa, con il suo odore per far sì che non si senta spaesato. Nel primo mese l’animale sarà particolarmente affettuoso e appiccicoso: abbiate comprensione. Visto che è più facilmente gestibile dei felini potreste pensare di portare con voi Fido a vedere la nuova casa anche prima del trasloco, affinché la possa un pochino esplorare con anticipo.

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