Il rock come non l'avete mai letto, studiato e raccontato in tutte le sue sfumature, da quelle più tecniche a quelle più emozionali e analizzato in base al suo impatto sociale. È la mission che muove Instarock 2 di Andrea Gozzi, quinta fatica letteraria del musicista e musicologo follonichese presentato in anteprima a dicembre dello scorso anno e nei negozi fisici e digitali da qualche mese.
Instarock 2 prosegue sulla falsa riga del primo capitolo, e dei tre precedenti “Appunti di Rock” (usciti per Il Foglio Letterario a cavallo tra il 2014 e il 2016) presentando vere e proprie “instantanee” del genere che dagli anni '60 a oggi ha segnato la vita di milioni di persone in tutto il mondo. Dopo aver parlato di Jimi Hendrix, Green Day, PFM, Genesis, Jeff Buckley e Jethro Tull, si allarga lo spettro degli artisti analizzati ma rimane l'impostazione strutturale di Instarock 1, ovvero la raccolta di saggi affidati a diversi autori, musicisti, critici che hanno consacrato la propria esistenza alla musica.
Il secondo episodio della serie uscita per Ouverture Edizioni inizia proprio con Gozzi che prende a esame alcune delle migliori cover mai realizzate nel rock, analizzandone gli aspetti tecnici e il contesto storico e sociale in cui sono state scritte.
Si prosegue poi con i Fairport Convention e con la nascita del folk rock con le parole di Michele Manzotti mentre il terzo capitolo si snoda a metà tra realtà e finzione nella vita di Jim Morrison. Il percorso di istantanee prosegue poi con un interessante saggio sul primo lavoro degli AREA di Demetrio Stratos, scritto in maniera estremamente coinvolgente da Manlio Palmieri e con l'analisi melodico – armonica che fa Giada Celeste Chelli di Peaches en Regalia, iconica e geniale suite di Frank Zappa.
Dopo un approfondimento sulla storia del punk italiano, firmato dal giornalista, saggista e conduttore radiofonico Donato Zoppo, arriva uno degli episodi più suggestivi della rassegna, dedicato a Lemmy Kilmister, indimenticato frontman dei Motorhead. Questa volta l'autore di Overkill e Ace of Spades, uno dei brani storici dedicati al mondo del gioco, viene presentato in veste di songwriter, e non soltanto in quella di rockstar maledetta. Si scopre qui un Lemmy estremamente acuto nella scrittura dei testi, spesso disincantato ma anche in grado di regalare perle di sensibilità e sincerità davvero toccanti.
Restiamo in ambito distorsioni, punk e alternative rock con il capitolo scritto dal musicista Alessio Dell'Esto, dedicato proprio all'arsenale sonico degli artisti che a inizio anni '90 hanno creato il grunge a Seattle e che ancora oggi portano quelle sonorità e quell'idea di musica sui palchi di tutto il mondo.
Gli ultimi tre capitoli di Instarock 2 sono un continuo crescendo. Il trittico si apre con un approfondimento sulla carriera dei Blur, band fondatrice del Britpop insieme (e spesso contro) agli Oasis e spostatasi presto verso territori più interessanti e sperimentali.
Prima osteggiate, poi semplicemente accettate e oggi considerate espressione artistica a tutti gli effetti, le tribute band e le cover band sono il focus del penultimo capitolo, firmato dallo scrittore, musicista ed etnomusicologo Massimiliano Barulli.
La chicca arriva, però, nel finale, come in ogni concerto rock che si rispetti. Instarock 2 si chiude infatti con una bellissima intervista realizzata dallo stesso Gozzi a Max Casacci, musicista, chitarrista e produttore, ma soprattutto fondatore e mente pensante dei Subsonica. Nel dialogo fra i due, realizzato ai tempi dell'uscita di “8”, ultimo lavoro di inediti della band, si parla di come è cambiata la musica in Italia negli ultimi anni, della storia del gruppo, del suo impatto sulla scena nazionale e del processo creativo che ha portato il collettivo piemontese a travalicare gli steccati tra i generi musicali per creare una proposta unica e inconfondibile. Un libro da gustare tutto d'un fiato, Instarock 2, che attraverso flash, rimandi e stili diversi incolla il lettore alle sue pagine, permettendogli di rivivere l'epoca d'oro del rock 'n roll e di sognare ancora.