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Incisione laser dei metalli: come si fa e applicazioni

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L'incisione laser su metallo viene spesso richiesta sul mercato grazie ai suoi risultati incredibilmente chiari e soprattutto precisi. È infatti provato che la marcatura laser possa incidere le superfici metalliche senza danneggiarle e che le incisioni siano persino resistenti ad agenti corrosivi. In questo articolo illustreremo nel dettaglio come questa tecnologia funzioni e il suo ambito di applicazione.

Come si incide sui metalli

Esistono diverse procedure per incidere i metalli, che qui analizzeremo a fondo:

  • il primo metodo è quello della marcatura laser superficiale in cui il laser va ad incidere un solco di pochi millimetri sciogliendo la parte di superficie interessata e modificandone la rugosità;
     
  • nel caso dell'annealing il processo di marcatura si caratterizza invece perché il laser ossida il metallo, annerendolo, e creando quindi un impercettibile solco che va a realizzare quindi la forma o scritta desiderata;
     
  • con l'incisione laser profonda l'intensità del laser è maggiore rispetto a quella superficiale, il che implica la vaporizzazione del metallo. Questa metodologia permette di avere una resistenza più grande allo stress grazie alla solcatura molto più profonda.

La sostanziale differenza tra l'incisione e la marcatura consiste nel fatto che nel primo caso il metallo viene vaporizzato, a differenza del secondo dove questo viene invece sciolto. In questo caso viene utilizzato il laser a Fibra, utilizzato anche con la tecnica MOPA a impulso variabile che permette di incidere persino sulla plastica e di realizzare incisioni colorate sull'acciaio.

Applicazioni pratiche

Tra le applicazioni più diffuse e conosciute abbiamo sicuramente il classico codice a barre, da decenni applicato su ogni prodotto presente sul mercato. Purtroppo, a causa delle informazioni limitate che poteva contenere, è stato da qualche tempo sostituito con tecnologie più affidabili e moderne.

Nel particolare ci riferiamo in primis al QR (Quick Response) code che viene sfruttato maggiormente per applicazioni commerciali e online. Inoltre può contenere fino a 2.335 caratteri alfanumerici di qualsiasi idioma, perfino il giapponese.

Un'applicazione ancora molto più utile ed interessante è quella del DataMatrix: a differenza del più conosciuto codice QR, questo può contenere fino a 4.296 caratteri alfanumerici e può essere applicato anche su spazi assai ridotti, arrivando a contenere un numero veramente esorbitante di informazioni. Inoltre questo codice viene inciso direttamente sul prodotto e rimane sempre leggibile e disponibile nel tempo in ogni momento, essendo applicato in zone d'ombra, in modo da non influire sull'estetica del prodotto. Il metodo di applicazione sui materiali da incisione è principalmente quello della marcatura laser, che permette di applicare il DataMatrix su innumerevoli superfici, come metalli, plastica e legno. Oltretutto in questo modo viene impresso in modo profondo e di conseguenza assai duraturo sul materiale. Altro suo enorme vantaggio è la sua alta versatilità con cui è possibile creare diversi codici con caratteri ASCII e anche addirittura simboli tramite l'utilizzo di un apposito software.

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