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Tirrenica, il Sindaco di Orbetello chiede lumi

Redazione
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Grosseto: Alla luce della comunicazione dell’assessore alle infrastrutture per la mobilità, logistica, viabilità e trasporti giunta il 22 agosto, nella quale si informava codesto ente della presenza in Regione Toscana e al Ministero delle Infrastrutture della documentazione di aggiornamento della proposta di corridoio tirrenico nel tratto Fonteblanda-Talamone (il famigerato 5B), vorremmo fare alcune precisazioni.

Per prima cosa vorremmo sottolineare di come, al nascere sulla stampa delle prime voci di un nuovo progetto, il Sindaco stesso si fosse premurato di domandare al Presidente Rossi informazioni relative allo stesso ed eventuali chiarimenti; richiesta del Sindaco caduta però nel vuoto.
Apprendiamo quindi che l’assessore regionale ha chiesto al Ministero ed a SAT di invitare tale documentazione relativa al nuovo progetto anche al Comune di Orbetello. Avremmo gradito, da parte della Regione, l’invio diretto di tali documenti al fine di poter tirare le nostre considerazioni insieme alla regione stessa, nell’ambito dei rapporti interistituzionali , dato che si tratta di proposte che si vogliono presentare sul nostro territorio.
La Regione Toscana si dimostra ente all’avanguardia per quanto riguarda la cd democrazia partecipativa: il due agosto ha infatti pubblicato la legge regionale che introduce il cd “dibattito pubblico”.
Nello spirito di questa democrazia partecipativa promossa dalla Regione  - e che noi condividiamo – avremmo auspicato che questa desse il buon esempio tramite l’invio diretto di tali documenti e non chiedendo a Ministero e SAT di fare da tramite; rientrando tra l’altro la questione nelle fattispecie previste dalla succitata legge regionale, soprattutto negli articoli laddove si parla di infrastrutture e politiche paesaggistiche per opere che devono ancora avere la valutazione di impatto ambientale.
Un impatto ambientale che come abbiamo espresso anche nel ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale e che continueremo a ripetere, deve essere valutato nell’interezza dell’opera e non a “spezzatino” come fatto finora.


L’amministrazione comunale

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