Grosseto: La replica dei capigruppo di maggioranza, ad unanimità , e' in linea con la strategia comunicativa del Partito Unico(Pd-Pdl) presente in parlamento e dunque vincente: contiene una quantità di illazioni tali da rendere difficile un tentativo di risposta. Ma facciamoci coraggio!
Dopo due anni e mezzo, ancora non hanno capito, o non hanno voluto capire, cosa sia il M5S e come operi politicamente.
Il rappresentante in consiglio è un semplice portavoce dei cittadini.
Sono i cittadini ad aver chiesto di lavorare a un referendum sulla vendita delle farmacie nel momento in cui si è iniziato a mettere le mani sulla delibera di agosto e non su quella di marzo che, ricordiamolo, era una delibera di indirizzo che presupponeva dunque un lavoro successivo di analisi, discussione ed approfondimento nelle relative commissioni consiliari e, successivamente, in consiglio.
Peraltro, in sede di discussione e di approvazione, a marzo, ci dissero di non preoccuparsi in quanto sarebbe stata soltanto una delibera di indirizzo, appunto!
La discussione sulle farmacie ha poi subito nell?ultimo periodo una accelerazione improvvisa che non ha permesso di intervenire tempestivamente. Questo è un tipico atteggiamento di chi ci amministra, un atteggiamento di chiusura che blinda, giocoforza, gli atti già carenti delle necessarie informazioni.
Fin qui la considerazione tecnico/giuridica. Dal punto di vista politico, invece, sembra che i capigruppo di maggioranza considerino di ?opposizione? lo strumento referendario mentre invece (dando ancora una prova di come facciano fatica a capire) per il Movimento è uno strumento dei cittadini e soprattutto dell?amministrazione incaricata a governare, la quale dovrebbe utilizzare molto più spesso tali opportunità (non è stato MAI utilizzato); non dimentichiamoci che è un referendum CONSULTIVO e non abrogativo o deliberativo; la maggioranza dovrebbe consultare molto spesso i cittadini, ma non lo fa quasi mai.
Sulle farmacie abbiamo detto la nostra ogni qual volta se ne sia parlato. La proposta del M5S c'è eccome.
Il problema è che, purtroppo per loro, la nostra proposta ha un tenore diametralmente opposto alla loro; lo sanno molto bene i Consiglieri e Commissari di maggioranza presenti ai dibattimenti. Abbiamo lanciato un appello per far nascere una protesta e una proposta referendaria; sono arrivati molti riscontri positivi, anche da altre forze politiche a cui lanceremo l?avvio di un coordinamento in settimana.
Il referendum lo abbiamo chiesto nel momento in cui stavamo appunto dibattendo la delibera in consiglio, ma anche nelle precedenti sedute della Commissione. Qualcuno ha risposto? Qualcuno si è preoccupato di valutare anche questa opzione? NO! La delibera è stata approvata a colpi di maggioranza e ?numeri da circo?.
Se la maggioranza ritiene di essere quello che vuole far sembrare di essere, sospenda l'Iter di vendita, dia una mano per la raccolta firme che partirà a giorni ed aspetti l'esito della consultazione referendaria, magari applicando anche il volere popolare.
Il M5S in questi due anni è stato estremamente produttivo, attento, vigile. La maggioranza ormai non ha più neppure l'intenzione di affrontare a viso aperto un confronto e un dibattito costruttivo con noi.
È la maggioranza delle prove di forza di un Re e un vice Re (cit.
Mario Lolini) che dettano l'agenda già scritta, probabilmente da altri.
Lasciamo da parte le offese prive di fondamento in merito alla supposta impreparazione del M5S nelle attività istituzionali; chi segue i lavori, chi vive il Comune e chi ci lavora può confermare che così non è, anzi, giungono spesso attestati di stima nei confronti del lavoro svolto, anche dagli stessi componenti della maggioranza in Consiglio e di assessori in Giunta, ma passiamo oltre.
I capigruppo ricordavano la delibera della Corte dei Conti, peccato che NESSUNO ci ha risposto in Consiglio Comunale, ma del resto come potevano? L'emendamento da noi presentato è stato condiviso direttamente con gli uffici comunali preposti e la sua approvazione non avrebbe prodotto criticità più gravi di quelle che la maggioranza stessa ha coltivato e raccolto negli anni di governo.
Insomma, per salvare gli asili comunali si poteva tranquillamente seguire la linea suggerita dal M5S.
Per ultimo, ma solo per motivi di spazio, non capiamo davvero come ci si possa vergognare di mettere alla luce del sole le proprie preferenze espresse in Consiglio. Ma quale gogna mediatica!
Piuttosto è giusto parlare di trasparenza e di conoscenza. Ad oggi il sistema informatico del Comune non permette al cittadino di sapere come ha votato il suo consigliere di riferimento e questo non è accettabile e cerchiamo di sopperire a questa mancanza. Se il formato ?poster? non è piaciuto ai consiglieri di maggioranza, possono sempre suggerirci una forma alternativa che li aggradi di più, anche perché da oggi in poi, tutte le votazioni in Consiglio saranno diffuse su tutti i canali di comunicazione a noi disponibili. La responsabilità delle proprie scelte a volte pesa molto (questo è il vero motivo per cui si critica il manifesto), specie quando queste scelte sono imposte dall?alto.
I cittadini non vogliono vendere le farmacie e loro, quattro gatti, sì!
Vi sembra normale? In nome di chi? Della abusata democrazia rappresentativa? Della incapacità di reagire ad un governo nazionale disastroso, ma dello stesso colore politico? Un esame di coscienza non guasta mai.
MoVimento 5 Stelle Grosseto