Grosseto: «Bene il contributo della Regione alle aziende per salvaguardare il patrimonio zootecnico dalla predazione ma per la completa tutela dei capi servono misure che vadano oltre la mera recinzione come un censimento dei predatori».
Esprime soddisfazione il capogruppo e consigliere regionale di Più Toscana, Antonio Gambetta Vianna, che commenta così la notizia di pubblicazione del bando regionale che offre contributi alle aziende per la realizzazione di stalle, recinzioni e ricoveri per gli animali.
«Mi riferisco – spiega – soprattutto a misure che salvaguardino le aziende anche dopo la perdita del capo di bestiame, visto che i costi di smaltimento tramite termodistruzione che a volte sfiorano i 200 euro spesso vengono risarciti dalle legge regionale 26/04 tardivamente o solo parzialmente. Senza contare che alle spese si aggiungono i costi di accertamento veterinario.
Anche in vista dell’esplosione degli attacchi predatori che, solo nel mese di agosto, hanno ucciso almeno una trentina di capi nel grossetano e nelle zone di Vernio e nel Casentino. Come più volte ripetuto serve un cambio di mentalità da Firenze nella gestione della situazione: dall’adozione della legge regionale 26/05 il danno predatorio infatti è considerato al pari di un rischio d’impresa e non come un evento straordinario dalle potenzialità distruttive e impreviste. Finché questa concezione resterà al suo posto è necessario investire in una prevenzione totale con strumenti come il censimento dei lupi che permetterebbe di localizzare gli habitat dei predatori e che questo inverno potrebbe essere reso possibile in alcune aree grazie alla conta delle orme sulla neve oppure tramite le stime offerte dall’induzione di ululati».