In merito agli articoli di giornale apparsi lo scorso lunedì 30 Settembre scorso Riccardo D'Ambra, già coordinatore del disciolto movimento Follonica Libera, iscritto del PD e aderente renziano chiede che venga fatta chiarezza sull'episodio.
A tal proposito invia una lettera aperta indirizzata alla segretaria provinciale del PD Barbara Pinzuti: "Devo ammettere di essere rimasto molto stupito nel constatare che il contenuto di mail riservate, scambiate tra esponenti del partito democratico, fosse finito sui giornali. Personalmente non ho nulla da nascondere, ma è evidente che nella vicenda c'è stata superficialità da parte di chi avrebbe dovuto fare in modo che dei dati sensibili e coperti da privacy di normali cittadini, non venissero divulgati.
Ho chiesto lumi in merito alla incresciosa vicenda tramite mail direttamente alla segretaria provinciale Barbara Pinzuti e con l’occasione ho chiesto inoltre di chiarire anche la mia situazione, visto che il 17 settembre ho ricevuto una mail dall’ufficio adesioni on-line del PD nazionale che mi confermava di essere: "a tutti gli effetti iscritto/a al Partito per l'anno in corso" e di questo ho dato notizia scritta al circolo comunale di residenza.
Non sarebbe di certo un buon segnale da dare all’opinione pubblica allontanare piuttosto che valorizzare coloro che si iscrivono indipendentemente dai percorsi del passato, soprattutto nell’ottica di una maggior apertura al mondo civile. Oltretutto sono in molti, soprattutto tra i renziani come me, a lamentarsi delle difficoltà trovate nel potersi iscrivere un po’ in tutta Italia. Ricordo che per Statuto il partito è formato dagli iscritti e dagli elettori e che il rapporto ad oggi è di 1 a 25.
Questo rapporto è troppo grande per poter dire di avere un partito davvero basato sulla partecipazione, indispensabile strumento di democrazia. In sintesi, considerandomi a tutti gli effetti un iscritto, resto a disposizione per portare al partito, qualora me ne venga data la possibilità, il mio contributo, ricordando a tutti che se non fosse per la passione che la politica suscita in me, il mio lavoro e la mia famiglia basterebbero da sole a rendermi felice".
Riccardo D'Ambra