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Inceneritore di Scarlino e società Solmine vittime di scambio d'identità

Una piccola curiosità...

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SCARLINO - La questione dell'inceneritore, e del suo discusso riavvio, è ancora lontana dall'essere arrivata ad una conclusione: la polemica che si è scatenata sulla rete mette ulteriormente in evidenza la problematica. Tutto è cominciato qualche giorno fa, quando sul social network Facebook un utente (voci della rete parlano di un dipendente comunale) ha postato un paio di foto sul profilo del sindaco di Scarlino Maurizio Bizzarri.

Le foto sono state scattate in località Casone di Scarlino, con le immagini che ritraggono le ciminiere degli impianti presenti. Sul post, è stato fatto presente che uno scatto ritraeava l'inceneritore di Scarlino Energia che emetteva fumi molto densi. Dall'intervento sulla bacheca del Sindaco Bizzarri è scaturita una discussione con oltre 50 interventi di altri utenti, a difesa o contro, sull'operato dell'impianto e sulla veridicità delle affermazioni fatte.

Nel frattempo, è stato appurato che il camino incriminato non era quello dell'inceneritore ma della società attigua Solmine che, nello stesso giorno della discussione, aveva riavviato un impianto sotto il controllo dell'Agenzia Arpat.
L'acceso scambio virtuale di idee sui fumi frattanto era stato cancellato ma, nella giornata di lunedì, ha avuto il suo strascico polemico sul gruppo FB “diciamo NO all'inceneritore di Scarlino”. Sulla bacheca del gruppo Bizzarri ha accusato gli ambientalisti di mettere in giro informazioni e foto fuorvianti allo scopo di creare allarmismi, tornando a ribadire che Scarlino Energia non era responsabile dei fumi densi immessi nell'aria. A ciò sono seguite le risposte degli ambientalisti che, non solo si dichiaravano estranei al fatto ma, chiedevano al Sindaco di Scarlino spiegazioni inerenti alla vicenda e alle sue dichiarazioni, facendogli notare che queste ultime erano in contrasto tra loro. L'accesa discussione, tutt'oggi, non ha avuto repliche da parte del primo cittadino scarlinese sul post del gruppo ambientalista.

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