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Sindaco Bonifazi: “Riclassificare l'Ombrone e intervenire con opere di messa in sicurezza”

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Grosseto: “L'Ombrone deve essere riclassificato e messo in sicurezza perché già in due occasioni (1944 e 1966) è esondato e molte altre volte, anche l'anno scorso, ci è andato vicino. Per questo motivo ho deciso di scrivere sia al Governo che ha da poco ottenuto la fiducia del Parlamento, e nuovamente alla Regione Toscana che pure si sta mostrando sempre più attenta alla questione. Obiettivo quello di continuare in quell'opera di sensibilizzazione che ritengo sempre più necessaria e urgente.

Non è infatti più rinviabile il riconoscimento di una classificazione diversa del nostro fiume, passando dalla terza alla seconda categoria, che favorisca l'accesso a quei finanziamenti specifici e appropriati che necessitano per dare garanzia e sicurezza ai cittadini. Stiamo infatti parlando del principale corso d'acqua della Toscana meridionale con la maggiore portata di sedimenti in sospensione ma anche di ciottoli sul fondo e di tronchi e altri materiali raccolti lungo il suo percorso. Inoltre sono ormai anni, successivamente alle due alluvioni, che manca una corretta gestione agro-forestale del comprensorio del bacino, con fenomeni che vanno dal disboscamento selvaggio all'inadeguatezza delle opere di presidio idraulico a difesa di abitati, infrastrutture e centri produttivi sempre più a ridosso del fiume. Ecco perché non appare più rinviabile la scelta di realizzare interventi “strutturali” abbinati ad una più corretta gestione del territorio: da un'azione periodica di escavo nell'alveo, passando per la limitazione degli ostacoli al deflusso delle acque, il ripristino di una vegetazione riparia idonea e per la realizzazione di vere e proprie “difese spondali”. E soprattutto appare sempre pià necessaria la realizzazione di invasi, per l'accumulo di acque e per la laminazione delle piene, da effettuare preferibilmente sui grandi affluenti (Orcia, Farma, Merse, Arbia ecc.). Servono a riguado i progetti della Regione Toscana che è impegnata negli studi preparatori. E' già invece un segnale importante il progetto con il Consorzio Bonifica sull'invaso da realizzare lungo l'asse del torrente Gretano e le ipotesi di lavoro anche su un possibile bacino sul torrente Lanzo, oltre che le annunciate opere nell'alveo. Sul Gretano si tratta di progetti già esistenti e all'interno del territorio provinciale di Grosseto.

Conosco la sensibilità e la competenza di tutti i soggetti coinvolti ma per questi interventi ci vogliono soldi, e tanti. E le drammatiche immagini sui media nazionali del novembre scorso relative alla parte meridionale della Provincia e i rischi corsi anche dal capoluogo, devono convincere il Governo che questa nostra battaglia deve far parte delle priorità nazionali, pur considerando il grave momento di crisi delle finanze pubbliche”.

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